Campione d’incassi al box office Usa, arriva nelle sale l’atteso film di Christopher Nolan
Centinaia di migliaia di truppe britanniche e alleate circondate dalle forze nemiche affrontano con il mare alle spalle una situazione impossibile: questo l’incipit di Dunkirk, immagini che catturano l’attenzione proiettando fin dall’inizio lo spettatore in un mondo parallelo popolato da uno stuolo di caschi blu che si muovono caoticamente col rombo di motori di caccia in avvicinamento come sottofondo. La storia di un eroico assalto, un salvataggio miracoloso già raccontato al cinema nel 1958 in ‘Dunkerque’ di Leslie Norman.
Il film, in uscita nelle sale italiane il 31 agosto, è ambientato durante la seconda guerra mondiale e racconta dell’operazione Dynamo, con la famosa evacuazione navale delle forze alleate che avvenne nella primavera del 1940, passata alla storia come l’evacuazione di Dunkerque, la città più a nord della Francia, al confine con il Belgio, teatro nei vari secoli di innumerevoli battaglie e spiaggia-prigione, nel 1940 appunto, per una moltitudine di soldati apparentemente senza speranza, confinati ad un soffio da casa, per una tragica ironia della sorte così vicini da poterla scorgerla e tuttavia condannati a non raggiungerla.
Mentre gli Spitfire della RAF si sfidano col nemico in cielo aperto sopra la Manica in difesa degli uomini intrappolati a terra, centinaia di piccole imbarcazioni capitanate da militari e civili tentano un disperato salvataggio in una corsa contro il tempo per salvare anche solo una piccola parte del proprio esercito. Pochi i dialoghi e diversi i punti di vista che si sviluppano in tre linee narrative (terra, mare, aria) intrecciate tra loro secondo uno sviluppo lineare: così Christopher Nolan, già regista de ‘Il cavaliere oscuro’, ha scelto di raccontare le vicende dei 400 mila soldati alleati, principalmente britannici, circondati dai panzer tedeschi a seguito della repentina capitolazione della Francia nella primavera del 1940.
La prima linea narrativa comincia sulla terraferma e copre un arco temporale di una settimana; la seconda è ambientata in mare e dura un giorno mentre la terza copre un’ora di tempo e ha luogo nei cieli. Non meno del celebrato sbarco in Normandia, anche la meno gloriosa fuga da Dunkerque determinò l’esito della seconda guerra mondiale. Considerato da alcuni critici uno dei migliori film di guerra mai realizzati e il miglior film di Nolan, le riprese del film sono iniziate nel maggio 2016 a Dunkerque e sono continuate a Los Angeles.
Il film è girato su pellicola Imax 70mm e pellicola a grande formato 65mm. Per aumentare il realismo del film la produzione ha usato in larga parte effetti speciali pratici, vere imbarcazioni che parteciparono all’evacuazione e aeroplani d’epoca. Il numero di comparse utilizzate si aggira intorno a 1300; utilizzate anche sagome di cartone, alla vecchia maniera. ‘Dunkirk’, prodotto da Nolan e Emma Thomas, propone un cast prestigioso che include Tom Hardy, Mark Rylance Kenneth Branagh, Cillian Murphy, Fionn Whitehead, Aneurin Barnard, Harry Styles, James D’Arcy, Jack Lowden, Barry Keoghan e Tom Glynn-Carney. Discussa la partecipazione di Harry Styles, ex membro del gruppo One Direction, boy band popolare tra le teenager, preferito ad attori professionisti, che si erano candidati per il ruolo: Nolan cercava un volto spaurito e fuori posto, del tutto estraneo al contesto in cui si trovava. Molti dei ragazzi spediti nella B.E.F. erano giovani e inesperti, non certo militari di professione. Styles era quindi il volto ideale per trasmettere l’assurdità della situazione raccontata nel film.
foto: Ansa