Il gruppo parlamentare del partito liberale radicale (PLR) sottopone le tre candidature all’Assemblea generale. Il ticinese Ignazio Cassis è il grande favorito per l’elezione in Consiglio federale
Tre su tre. Una scelta che in pochi si aspettavano. Ufficializzare le tre candidature è stato più un segnale di debolezza del PLR che un’espressione di forza del partito. La discussione nella riunione a Neuchâtel è durata a lungo e il risultato del voto è stato serrato: 22 favorevoli contro 19 contrari e un’astensione. La decisione di nominare tutti per la successione di Burkhalter, appare come “una cessione della responsabilità” all’Assemblea generale (il parlamento a camere riunite).
Se Ignazio Cassis e Isabelle Moret erano dati per certi, sorprende la nomina di Pierre Maudet, partito svantaggiato, ma che è stato probabilmente bravo a convincere il gruppo parlamentare. Petra Gössi, la presidente del PLR, ha spiegato la scelta: “Sono tre personalità diverse e candidati molto validi. Il partito vuole offrire una selezione ampia”. Il PLR si è trovato davanti a un dilemma e ha lasciato l’impressione di non sapere decidere e di non volere correre alcun rischio.
Il ticinese Ignazio Cassis resta il grande favorito, ma con il ticket a tre, i giochi si complicano. Le sue origini restano la carta vincente, poiché il Ticino aspetta dal 1999 di rientrare in Consiglio federale. Nel frattempo Cassis lavora alla sua immagine di rappresentante d’interessi e a questo proposito, Cassis ha lasciato, al momento, la presidenza di Curafutura e la carica di presidente del gruppo PLR. Con la sua nomina Pierre Maudet non è più l’outsider, ma forse il rivale più pericoloso di Cassis e se dovesse arrivare al voto finale potrà giocarsi le sue carte. Il 39enne ginevrino porta una ventata di giovinezza e piace alla destra per la sua politica di sicurezza e alla sinistra
per le sue posizioni positive verso l’Ue, per il suo impegno contro il dumping salariale e a favore dei sans-papiers, ma il suo profilo di politico ambizioso non sempre piace all’Assemblea generale. Anche la vodese Isabelle Moret divide temi sia di destra sia di sinistra, ma non ha, come Cassis, esperienze in governo. Il suo asso nella mano è il vantaggio di essere donna, e le donne in parlamento chiedono più spazio nell’esecutivo. La corsa resta aperta e i prossimi appuntamenti saranno le audizioni davanti agli altri gruppi parlamentari, che si terranno durante la prima settimana della sessione autunnale. L’elezione è fissata per il 20 settembre.
Gaetano Scopelliti
foto: www.ignaziocassis.ch
www.pierremaudet.ch, www.isabelle-moret.ch