Su web si discute sulla fedeltà di “Dante’s Inferno” all’opera originale e si moltiplicano i dibattiti tra ‘puristi’ e ‘revisionisti’
ROMA – Già diffuso in molti paesi arriva anche nella patria di Alighieri il primo videogame ambientato nell’Inferno della Divina Commedia, mentre in Usa l’Universal è già al lavoro per trarne un kolossal. Dante in tutto il mondo è materia di studio, come dimostrano gli oltre 400 corsi universitari a lui dedicati. Barnes&Nobles, forse la catena di librerie più famosa al Mondo, nel suo catalogo ha ben 1016 tra libri, saggi, e-book, audiolibri, cd dedicati alla Divina Commedia e al suo autore.
E a distanza di 700 anni dalla sua creazione arriva un videogioco che ha già provocato polemiche e persino proteste in tutto il mondo: si tratta di “Dantés Inferno”, dove l’Alighieri non impersona il ruolo dello scrittore, ma di un guerriero che si aggira tra i gironi infernali, combattendo con i guardiani dei 9 Cerchi e le anime perdute per salvare da Lucifero la sua amata Beatrice. Una nuova versione di Dante che sembra aver conquistato gli appassionati, tanto da aver suscitato la nascita di 10 milioni di pagine web e aver “collezionato” 20mila fan su Facebook, generando una vera e propria Dantés Mania.
In attesa dell’uscita del gioco già si discute sulla fedeltà di “Dantés Inferno” all’opera originale e in rete si sono moltiplicati i dibattiti tra “puristi” e ‘revisionisti”, puntualmente riportati da Wired e dal Los Angeles Times, sia di carattere religioso, sia etico e prettamente letterario. Durante il viaggio attraverso i luoghi infernali, Dante infatti si troverà faccia a faccia con il suo passato e con i peccati commessi e dovrà affrontare mostri di ogni genere. E sono proprio le scelte morali che il protagonista dovrà effettuare. Malgrado questa “licenza” che i creatori del gioco si sono concessi, sono moltissimi gli elementi presi dalla Divina Commedia. Dal Limbo ai Cerchi dedicati ai sette peccati capitali (lussuria, gola, avarizia, ira, accidia, violenza, tradimento), Dante sarà guidato dal poeta Virgilio, con dialoghi rigorosamente presi dal testo del poema.
La trama è avvincente: nel 1191, i crociati guidati da Riccardo Cuor di Leone conquistano la città di Acri e prendono in ostaggio trecento saraceni, da utilizzare come merce di scambio col Saladino; i negoziati si protraggono per mesi e la prigionia sfocia in una rivolta. Tra i cavalieri crociati c’é anche un fiorentino di nome Dante, figlio di Alighiero e innamorato della bella Beatrice. Nella rivolta Dante viene ferito, e si trova al cospetto della Morte che gli annuncia la sua eterna condanna. Forte della sua fede nell’indulgenza plenaria, Dante contesta questo giudizio e sfida la Morte a duello, sconfiggendola con la sua stessa falce.
Al suo ritorno a Firenze, e dopo essersi cucito addosso la croce di stoffa a cui deve la salvezza, il crociato scopre però che Alighiero e Beatrice sono stati assassinati. Appare l’anima della sua bella che gli rivela di aver stretto un patto con Lucifero, e adesso deve seguirlo all’Inferno per causa sua. A Dante non resta altro da fare che impugnare la falce e addentrarsi negli inferi in cerca di redenzione per sé e la sua amata. In questo viaggio tra i nove gironi dovrà battersi, accompagnato da Virgilio, con diversi mostri e creature bizzarre, come Cleopatra o Minosse, oltre che con i dannati, come l’amico Francesco Portinari.