Il terzetto in vetta sempre a punteggio pieno, tengono la Lazio e il Milan, già delineati gli equilibri del campionato con Benevento, Verona, Crotone, Spal, Sassuolo, Genoa e Bologna che giocheranno per la permanenza in A
Tengono un passo da record. Raramente il campionato di Serie A si è ritrovato con tre squadre a punteggio pieno dopo quattro giornate. La Juventus trascinata da un Dybala in formato fenomeno si prende i tre punti anche a Bologna. L’Inter forse rigenerata da Spalletti continua a non convincere ma anche a Crotone fa bottino pieno con cinismo sotto porta, doti di saper soffrire e tanta solidità in difesa. Il Napoli cambia completamente volto rispetto alla Champioms League e umilia la neopromossa Benevento con sei gol grazie a un rendimento costante e un gioco avvolgente quasi perfezionato. Se questa sfida a tre dovrebbe prolungarsi la lotta per il titolo sarebbe un’appassionante sfida tra tre squadre di identità diverse. La Juventus sta cercando il nuovo assetto giusto, ma nel frattempo Dybala la trascina da leader e a suon di gol, mascherando anche un Higuan fuori forma e a tratti imbarazzante. Spalletti segue con meticolosa dedizione la strada del rinnovamento dell’Inter, alla quale non è stato chiestolo scudetto. I nerazzurri si trovano però lì in vetta tra la ricerca di un assetto adeguato e un’identità di gioco vincente che possano permettere continuità. Al momento i risultati danno ragione a Spalletti e sono un’iniezione di fiducia per i giocatori, che stanno ritrovando fiducia nei propri mezzi. Tra le tre il Napoli di Sarri è la squadra che quanto ad assetto e identità di gioco è molto più avanti delle concorrenti. Contro il Benevento Sarri ha ricevuto un messaggio chiarissimo: i titolarissimi sono indispensabili per raggiungere gli obiettivi che si sono posti al Napoli, su tutti quello dello scudetto, anche se Sarri ancora è uscito allo scoperto per responsabilizzare una squadra alla quale manca l’ultimo tassello: la mentalità vincente.
Alle tre di vertice potrebbero aggiungersi in futuro la Lazio di Simone Inzaghi che continua a sorprendere, il Milan di Montella che passo dopo passo sta trovando l’assetto giusto e la Roma di Di Francesco che convince con le squadre sulla carta più abbordabili. La forza della Lazo di un bravissimo Simone Inzaghi è la compattezza tra i reparti e un gioco efficiente che fa rendere al meglio Ciro Immobile, rinato alla corte della Lazio. Sua la doppietta che ha permesso di battere un Genoa generoso, che resta ad un punto, ma lanciato il 16enne attaccante Pellegri, autore delle due reti genoane. La Lazio tiene così il ritmo delle grandi e se manterrà questo rendimento potrà togliersi diverse soddisfazioni sia in campionato per un posto in Champions sia in Europa League. Il Milan di Montella ha reagito bene alla pesante sconfitta contro la Lazio e ha ripreso il cammino del rinnovamento. Bene la reazione caratteriale si nota la grande applicazione dei giocatori a seguire le idee di Montella. In difesa manca all’appello Bonucci, che non ha trovato ancora i tempi e gli automatismi nei movimenti con i compagni di reparto, mentre gli esterni Rodríguez e Calabria hanno applicato alla lettera le indicazioni di Montella sfoderando parecchi cross in area. Con Biglia il Milan ha trovato la mente del gioco, con l’ex laziale che detta i ritmi e il gioco passa dai suoi piedi. In attacco si è notato il peso di Kalinic, centravanti rapace che con la doppietta ha dato ragione a Montella che lo ha voluto a tutti i costi. Il cantiere rimane ancora aperto ma i progressi già si vedono, mancano solo le conferme nelle partite contro avversarie di livello. Giudicare la Roma è ancora presto perché il Verona all’Olimpico non è stato avversario all’altezza. Ma la Roma ha mostrato buone doti e qualità di gioco, in parte mostrate anche contro l’Atletico Madrid: la capacità di sapersi adeguare soffrendo alle gare contro avversarie superiori e di sapere sviluppare una manovra d’attacco efficace. Di Francesco può sorridere perché la squadra è in crescita e segue le sue idee, ha recuperato Florenzi e Dzeko è tornato con regolarità al gol, mentre il turnover applicato ha dato i frutti sperati. Se i giallorossi vinceranno la gara di recupero contro la Sampdoria, potranno rientrare tra le candiate allo scudetto.
G.S.
foto: Ansa