Come scegliere il capo ideale per coprirsi durante la mezza stagione
L’estate è ormai lontana ma il freddo deve ancora arrivare: insomma il classico clima che rende impossibile coprirsi (o scoprirsi) nel modo giusto, a meno che non si abbia un bel trench a disposizione. Ideali con le prime piogge o quando il tempo è incerto, il trench coat rappresenta infatti la soluzione ideale, la più trendy e cool per coprirsi con stile quando fa freddo ma non troppo, confermandosi uno dei pezzi must have del guardaroba femminile, un evergreen della moda senza tempo, tra i pezzi irrinunciabili dopo il jeans e la camicia bianca. Modificato nel taglio e nei dettagli, rinnovato senza perdere la sua identità per essere sempre al passo con le mode, il trench coat è stato infatti riproposto in diversi modelli sulle passerelle dei migliori stilisti, da quello con cintura Fragile visto da Moschino a quello in vernice rosa di Tome, da quello in denim di lana firmato Max Mara a quello di Balenciaga che lo propone in blu e nero, con l’ampia gonna drappeggiata sul retro, ma anche in versione oversize in beige e marrone.
Sempre il blu, trasversale rispetto a generi, età e classi, è il colore guida di tutta la collezione invernale Dior, e il trench non fa eccezione: sulle sue passerelle lo troviamo infatti a quadri neri e blu navy, nel tessuto tecnico tipico dei capi antipioggia, oppure nero (l’unico colore con il quale il blu navy può competere, secondo Christian Dior) e appena sopra la caviglia, stretto in vita dalla cintura.
Tra i tessuti tornano quelli più strettamente maschili, come il Principe di Galles, che Clavin Klein abbina al denim, ma anche le versioni in pelle hanno dominato molte passerelle: Versace e Olivier Theyskens lo propongono in total black, mentre più maison hanno optato per il colore, dal bordeaux di Michael Kors Collection, all’azzurro cielo di Philosophy di Lorenzo Serafini e al verde militare di Sonia Rykiel. A renderlo più versatile i modelli con il cappuccio, per un look più casual e metropolitano, insieme a quelli realizzati con stampe e fumetti alla cartoon.
Corto, come quello di Burberry, per chi cerca un outfit più sbarazzino o trasparente come quello di Miu Miu per chi invece vuol essere un po’ più intrigante o, ancora, più caldo in lana pettinata per le più freddolose, non resta che l’imbarazza della scelta. Intramontabile comunque la classicissima versione in beige che di anno in anno, riesce a invadere le passerelle a prescindere dalla stagione e dai trend effimeri in passerella.
L’intramontabile trench coat (cappotto da trincea) risale ai primi anni del XX secolo, ed era indossato dagli alto-ufficiali dell’esercito inglese durante la Grande Guerra. La paternità del capo è ancora oggi oggetto di discussione tra Burberry, Mackintosh e Aquascutum. Al chimico scozzese Mackintosh va il merito di aver ideato e brevettato l’impermeabilizzazione nel 1823. Circa trent’anni dopo, Aquascutum iniziò a produrre
impermeabili per l’esercito britannico. Ma il vero trench coat in gabardine con doppiopetto e cintura in vita è stato prodotto per la prima volta nel 1901 da Thomas Burberry, che aveva ricevuto dal Ministero della Guerra inglese l’ordine di realizzare appositamente per l’esercito un modello a metà tra l’impermeabile d’ordinanza e il cappotto militare, che riparasse dalle intemperie. Subito dopo il conflitto mondiale, negli anni ’20, il trench viene distribuito nei negozi e diventa un capo di uso comune, pratico e decisamente più economico di un cappotto.