Dal 2019 il canone radiotelevisivo scende da 451 a 365 franchi annui. Alla SRG SSR andrà un importo fisso pari a 1.2 miliardi
L’importo del canone radio-tv, pagamento indipendentemente da un possesso di un apparecchio tv o radio, calerà dal 2019. La Consigliera federale delle telecomunicazioni, Doris Leuthard, ha mantenuto la promessa dopo il “sì” popolare alla legge radio-tv (LTRV) del 2015 che impone il pagamento. Il montante stabilito sarà di 365 franchi l’anno, un risparmio di 84 franchi. Esenti dal versamento del canone saranno le imprese con una cifra d’affari inferiore ai 500.000 franchi, ossia tre quarti delle ditte svizzere. Inoltre il governo ha anche deciso di limitare a 1.2 miliardi di franchi (-13.5 milioni) la quota destinata alla SGR SSR, cifra che in futuro rimarrà stabile, e di aumentare a 81 milioni (+13.5 milioni) il denaro per le emittenti regionali private, ossia il 6% massimo previsto dalla LTRV.
“Con questo budget, si può garantire il servizio pubblico, in ogni lingua e con la stessa qualità” ha spiegato Doris Leuthard le nuove misure. In futuro Leuthard pronostica anche un ulteriore abbassamento del canone se “in Svizzera ci saranno più imprese e più abitanti”. Una prossima valutazione del canone è prevista per il 2020, ma il 4 marzo 2018 si voterà sull’iniziativa “No-Billag” che chiede di abolire il canone e di conseguenza la fine del servizio pubblico. Dopo la decisione del Consiglio federale, la SRG SSR ha preso atto della forte riduzione (20% del provento del canone) e ha annunciato misure di risparmio con una riduzione di 50 milioni di franchi.
Il direttore di SRG, Gilles Marchand, ha precisato che “le riduzioni del canone e le mancate entrate pubblicitarie avranno risvolti negativi sul budget già dal 2019”. Il pacchetto di misure sarà è previsto all’interno del nuovo quadro con “la priorità di salvaguardare l’attuale offerta dei programmi”. Sono altre le preoccupazioni del Sindacato svizzero dei media (SSM) secondo cui gli effetti “toccheranno il personale e la priorità è il mantenimento dei posti di lavori”. Una soppressione di posti di lavoro avrà anche conseguenze sul mantenimento dei programmi attuali. Il SSM si aspetta dalla SSR SRG “misure economiche senza alcun licenziamento”.
G.S.
foto: srgssr.ch