Ad avere problemi di questo genere anche molti bambini
Anche fra i giovanissimi si riscontrano spesso ‘problemi’ che generalmente si è portati a credere riguardino solo gli adulti. E’ il caso ad esempio delle apnee ostruttive nel sonno (Osas), una vera e propria patologia caratterizzata da prolungate ostruzioni complete o intermittenti delle alte vie respiratorie, quelle che stanno appena dietro al naso e alla bocca, di cui soffre almeno il 2% dei bambini, come hanno recentemente rilevato gli specialisti della Società Italiana per le Malattie Respiratorie Infantili (SIMRI).
Un problema ben più grave del semplice russare, che colpisce invece più o meni il 5% dei bambini italiani. Se non adeguatamente curata, la sindrome delle apnee ostruttive può addirittura comportare ritardi nella crescita del bambino. In caso si sospetti che dietro il semplice russare del bambino possa nascondersi la più grave sindrome delle apnee ostruttive sarà bene rivolgersi al pediatra che nella maggioranza dei casi, dopo un primo generico esame dei sintomi, consiglierà ai genitori gli specialisti da interpellare, per esempio esperti di disturbi del sonno, otorinolaringoiatri o odontoiatri pediatrici.
Per confermare la diagnosi di apnea ostruttiva nel sonno la cosa migliore è effettuare un esame strumentale chiamato polisonnografia, un esame assolutamente non invasivo che prevede la registrazione durante la notte di vari parametri fisiologici del bambino, (onde cerebrali, saturazione di ossigeno nel sangue, movimenti del torace).
Se proprio questo esame non può essere effettuato (perché magari il bambino è ancora molto piccolo, sotto i 3 anni), ce ne sono altri meno completi, ma che possono comunque dare indicazioni importanti. La cura può essere diversa da caso a caso: a seconda della gravità del problema si potrà andare dalla dall’asportazione chirurgica di tonsille e adenoidi, un intervento ormai considerato di routine, a trattamenti ben più complessi basati sull’utilizzo di dispositivi odontoiatrici che permettono la correzione delle anomalie coinvolte nel fenomeno, per esempio dispositivi per l’espansione del palato o la correzione della retrusione della mandibola. In alcuni casi, inoltre, può essere d’aiuto un trattamento farmacologico con antinfiammatori. E ovviamente, in caso di obesità, occorre cercare di intervenire sul peso del bambino.
Tra le cause primarie di questo tipo di problema si annovera infatti il sovrappeso infantile che risulta essere triplicato negli ultimi 30 anni, tanto che in Italia oltre un milione di bimbi d’età compresa tra i 6 e gli 11 anni soffre di obesità. Tuttavia, “anche chi è normopeso può soffrire di questi disturbi. La causa è da ricercare nell’aumento del volume delle adenoidi e delle tonsille e una possibile soluzione è quella di rimuoverle con un’operazione chirurgica.
Russare tutte le notti è quindi un problema complesso che mina seriamente la qualità di vita del giovane e che va affrontato tempestivamente da un medico specialista. Se il problema non viene curato, a lungo andare può portare a disturbi dell’apprendimento provocati dal poco riposo, ritardi nella crescita e depressione. Inoltre aumenta il rischio di gravi malattie del cuore tra cui ipertensione, ingrandimento del volume del ventricolo sinistro, aterosclerosi e patologie coronariche”, ha affermato il prof. Renato Cutrera, Presidente Nazionale SIMRI e Direttore dell’Unità operativa di Broncopneumologia all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.