‘Il futuro non si brucia’ lo slogan di quest’anno
Si è celebrata anche quest’anno la Giornata nazionale degli alberi, istituita nel 2003 con la legge sullo sviluppo degli spazi verdi per promuovere l’importanza del verde nel contrastare le emissioni di anidride carbonica, l’inquinamento dell’aria, prevenire il rischio idrogeologico e la perdita di biodiversità.
Come ogni anno la ricorrenza, che cade il 21 novembre, rappresenta dunque l’occasione per sottolineare l’importanza del verde per il benessere delle città e dei suoi abitanti. Stando agli ultimi dati diffusi, infatti, il verde urbano assorbe circa il 3% dell’anidride carbonica presente nell’aria, mitiga il clima e contrasta il dissesto idrogeologico.
Un altro dato importante lo aggiunge uno studio condotto dall’organizzazione Nature Conservancy, che si occupa di tutela dell’ambiente: secondo tale studio, infatti, solo la tutela degli alberi già in essere, senza quindi nuove piante, contribuirebbe a ridurre le emissioni di anidride carbonica di 7 miliardi di tonnellate entro il 2030. In quest’ottica di conservazione assume ancora più significato ed importanza lo slogan che ha accompagnato la Festa dell’albero di quest’anno, ‘Il futuro non si brucia’, che porta un messaggio di impegno collettivo per la cura e la rinascita del verde, con oltre 400 iniziative in tutta Italia che affronteranno il tema degli incendi boschivi, che quest’anno hanno dilaniato l’intero Paese non risparmiando neanche le zone di maggiore valore naturalistico.
Per celebrare adeguatamente la giornata in tutto il Paese si sono svolti eventi e manifestazioni, come passeggiate nel verde, laboratori creativi, tavole rotonde e incontri per conoscere meglio gli alberi.
Non sono mancate, naturalmente, le piantumazioni di nuove piante. Le scuole di ogni ordine e grado sono state invitate dal Ministero dell’Ambiente ad organizzare iniziative per promuovere la conoscenza dell’ecosistema boschivo, la tutela della biodiversità e il rispetto delle specie arboree e Legambiente ha invitato a “mettere a dimora nuovi alberi: un’occasione per restituire alla comunità spazi belli e accoglienti, ma anche per compensare la perdita di tanti alberi a causa degli incendi, coinvolgendo bambini, ragazzi, insegnanti, genitori, nonni, volontari e amministratori”.
Nel 2017, secondo i dati elaborati da Legambiente aggiornati al 30 ottobre scorso, sono andati in fumo, solo in Italia, ben 140.430 ettari di superfici boschive, pari al 293% del totale della superficie bruciata in tutto il 2016 (47.926 ettari). ‘Per fare un albero ci vuole un hashtag” #unalberoè’ è una delle altre iniziative promossa dal Consorzio Servizi Legno Sughero (Conlegno) e Legambiente: gli utenti sono stati invita a pubblicare foto, video, contributi scritti e disegni su Facebook, Twitter e Instagram utilizzando l’hashtag #unalberoè per porre l’attenzione sull’importanza che il verde riveste nella vita quotidiana.
Per ogni 50 post pubblicati nella giornata del 21 novembre utilizzando l’hashtag #unalberoè, Conlegno si è impegnato a donare un albero per dare vita a spazi verdi nelle aree che maggiormente necessitano di interventi. La Giornata nazionale degli alberi affonda le sue radici, è proprio il caso di dirlo, nel lontano 1898 per iniziativa del Ministro della pubblica istruzione Guido Baccelli, ma il vero e proprio culto degli alberi ha origini molto antiche: già nella primissima epoca romana gli alberi erano protetti anche per motivi religiosi ed era consuetudine consacrare i boschi al culto delle divinità dell’epoca.
In qualche modo i romani furono i precursori dell’attuale Giornata degli alberi ed effettuavano pubbliche piantagioni, imitando le usanze ancora più antiche dei greci e dei popoli orientali presso i quali erano già diffuse la pratica dell’arboricoltura e dell’impianto di boschi.