Primo rapporto sullo stato del suolo svizzero: la nostra base vitale è sotto pressione
Un rapporto illustra per la prima volta lo stato del suolo svizzero, una delle nostre basi vitali naturali. Nonostante le informazioni siano frammentarie, appare chiaro che il suolo è messo sotto enorme pressione e che i suoi utilizzi non sono sostenibili.
Impermeabilizzazione, erosione e compattazione del suolo come pure perdita di humus e di biodiversità: le sollecitazioni subite dai suoli sono note, ma in Svizzera sono disponibili solo informazioni frammentarie in merito. I dati esistenti provengono da singoli progetti di ricerca e indagini effettuate da Cantoni e Confederazione. L’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), in collaborazione con gli Uffici dell’agricoltura (UFAG) e dello sviluppo territoriale (ARE), ha ora riunito per la prima volta i dati e le conoscenze in un rapporto sullo stato e l’evoluzione del suolo.
L’UFAM sottolinea come dei suoli sani sono una base fondamentale per la sicurezza alimentare. Il suolo non si limita al terreno da costruzione, ai pascoli e alle superfici coltivate. Costituisce infatti anche l’habitat di numerose specie animali e vegetali come pure una base vitale per gli esseri umani. Il suolo fornisce acqua potabile pulita e materie prime per l’edilizia e protegge contro le inondazioni. Ciononostante, il suolo è la risorsa naturale più sottovalutata e meno considerata.
Non ci sono quasi più suoli incontaminati in Svizzera
Dal rapporto si evince che in Svizzera non vi sono quasi più suoli incontaminati. L’inquinamento del suolo spazia dall’acidificazione dovuta a carichi eccessivi di azoto al deterioramento causato dalle costruzioni. Dall’entrata in vigore, nel 1985, della legge sulla protezione dell’ambiente (LPAmb) esiste una base giuridica per la protezione del suolo. A tal fine, negli ultimi anni sono state adottate diverse misure: l’ordinanza contro l’inquinamento atmosferico (OIAt) ha ad esempio consentito di ridurre gli apporti di metalli pesanti. Inoltre, in collaborazione con i settori agricolo, forestale ed edile sono stati elaborati diversi strumenti per far fronte all’impermeabilizzazione, all’erosione e alla compattazione del suolo.
La pressione rimane tuttavia forte: benché l’utilizzo del suolo per la costruzione di insediamenti e strade sia in calo, ogni secondo vengono ancora impermeabilizzati 0,5 metri quadri di suolo. Inoltre, nascono nuove minacce, ad esempio a causa dei cambiamenti climatici: le forti precipitazioni, che si verificano con maggiore frequenza, aumentano il rischio di erosione e una prolungata siccità estiva può minacciare l’ecosistema suolo.
Questo primo rapporto sullo stato del suolo evidenzia l’importanza di prendersi cura maggiormente di questa nostra base vitale. Infatti, la risorsa suolo impiega più generazioni per rinnovarsi. In collaborazione con altri partner di Confederazione e Cantoni, l’UFAM sta pertanto elaborando una strategia nazionale sul suolo, che consenta di preservare questa base vitale anche per le generazioni future. A tale scopo, occorrono buone conoscenze sulla qualità del suolo e un rilevamento e una cartografia coordinati delle sue caratteristiche.