Il 18 novembre scorso, il Circolo Sardo di Ginevra ha presentato, alla “Salle Communale de Plainpalais”, un evento che ha suscitato molto interesse nella comunità italiana di Ginevra e non solo.
Non una festa come tante altre, ma un evento di un certo spessore, con il gruppo folcloristico e i tenores di Alà dei Sardi a rappresentare una parte della Sardegna a tanti sconosciuta: la comunità di Monte Acuto, una regione storica situata a nord-est della Sardegna e comprendente i comuni di Berchidda, Monti, Nughedu San Nicolò, Tula, Oschiri, Ozieri, Pattada, Buddusò e per l’appunto Alà dei Sardi.
Completavano il decoro un’esposizione di artigianato del paese ospite, prevalentemente oggetti in sughero e legno, e uno stand di prodotti agro-alimentari sardi molto aprezzati dal pubblico ginevrino.
In questa circostanza il Circolo Sardo di Ginevra organizzava l’evento più importante del 2017, a coronamento di un anno di intense attività volte a tener vivo tra gli emigrati sardi il legame con la terra di origine, nonché a far conoscere agli amici sempre più numerosi la loro bella isola.
Presidenti e rappresentanti delle associazioni italiane amiche hanno apprezzato la sala decorata a festa con i colori della bandiera sarda, pronta ad accogliere il pubblico accorso numeroso per la circostanza. L’ambiente era favorevole al rafforzamento dei rapporti peraltro già buoni tra le diverse associazioni che operano nel cantone di Ginevra. Da notare la presenza della presidente del Circolo Sardo di Losanna Josiane Masala accompagnata da una cospicua delegazione.
Al saluto della presidente del Circolo Sardo di Ginevra Lorenzina Zuddas hanno fatto seguito gli interventi di Antonio Mura, presidente della Federazione dei Circoli Sardi in Svizzera, di Daniel Mouchet, presidente del Cartel delle Associazioni di Carouge e di Sandrine Salerno, consigliera amministrativa della città di Ginevra, tutti ad elogiare l’operato dell’Associazione Regionale Sarda di Ginevra.
Dopo gli interventi delle autorità, spazio ai festeggiamenti. Il gruppo, in costume sardo tradizionale, si è esibito davanti a un pubblico attento, interpretando diverse danze del suo repertorio e coinvolgendo i numerosi presenti.
E per continuare a parlare di cose buone, è stata molto apprezzata la cena, rigorosamente tipica della Sardegna: gnocchetti al sugo, maialetto arrosto e pecorino sardo, il tutto bagnato da una buona bottiglia di Cannonau. Ai fornelli gli chef Piero Cancedda e Mario Scanu, venuti dalla Sardegna grazie all’iniziativa della vice-presidente Teresa Pitta, quest’ultima molto impegnata anche nell’organizzare il servizio, composto da una bella squadra di giovani, tutti benevoli.
E come non parlare della lotteria organizzata in favore dei ragazzi del gruppo folk, con premi molto particolari, oggetti artigianali in sughero o legno contenenti prodotti provenienti dal territorio.
A concludere la bella serata, l’orchestra locale “Il duo di casa nostra” ha allietato e coinvolto il pubblico fino alle ore piccole col suo repertorio di musica da ballo.
Possiamo certamente affermare che la nostra festa 2017 è stata una bella festa, da incorniciare, “une bonne cuvée”, come direbbero i nostri amici svizzeri. A noi rimane solo un rimpianto: avremo voluto trattenere i ragazzi del gruppo folk un giorno di più, da poter trascorrere con loro in famiglia, al nostro Circolo Sardo, all’indomani della festa. I ragazzi ci hanno detto di avere molto apprezzato il loro soggiorno in terra elvetica, per loro è stata la prima esperienza di questo genere all’estero.
Appuntamento a tutti all’anno prossimo.
Davide Caria