Pari giusto tra Juventus e Inter, bloccate Napoli e Roma, la Lazio sconfitta e furiosa, torna alla vittoria il Milan, salgono la classifica Sassuolo e Udinese
È stato un turno di campionato nel quale le prime quattro della classifica non hanno segnato un gol (raro) e alla fine sorride l’Inter. I nerazzurri compiono la missione di strappare un punto nel duello al vertice contro la Juventus. Uno 0-0 senza emozioni e noioso, dove hanno prevalso paura di perdere, tattica e le difese, arcigne e solide. Icardi e Higuain, i perni degli attacchi e garanti del gol, sono stati annullati dalle difese, ma non hanno ricevuti palloni giocabili. Le occasioni da gol sono state rare e tutte per la Juventus e sprecate da Mandzukic. Due squadre più operaie che spettacolari. La Juventus ha ritrovato solidità difensiva (5 gare senza gol subiti), ma nella manovra offensiva è prevedibile e senza Dybala mancano le idee. Neanche l’Inter entusiasma nel gioco, inesistente a Torino, ma se è ancora l’unica squadra imbattuta è segno che la squadra è compatta. Il pari è merito della squadra di Spalletti, che sembra abbia acquisito consapevolezza nei propri mezzi. Tre scontri diretti e 5 punti senza perdere, dicono che l’Inter è squadra difficile da superare. Vincere lo scudetto ora si può.
Il Napoli chiude una settimana difficile (sconfitta Juventus e fuori dalla Champions) con un malinconico 0-0 interno contro la Fiorentina. La squadra di Sarri sta perdendo autostima, si sta involvendo e sta confermando di attraversare un periodo di crisi soprattutto in zona gol. La manovra è diventata sterile, si è inceppata e Mertens, Hamsik e Callejon lasciano perplessi. Le alternative agli assenti Insigne, Milik e Ghoulam non sembrano all’altezza. Sarri vede la sua squadra in crescita, all’inizio ha giocato abbastanza bene, anche nella ripresa ha tenuto la gara in mano, ma è ancora lontano nel ritrovare il miglior Napoli. L’occasione sprecata di tornare in vetta alla classifica è un segno che il Napoli gioca sottotono e non concretizza più le enormi occasioni da rete.
Nonostante gli sforzi, la Roma non riesce a superare il Chievo e perde una buona occasione di avvicinare Inter e Juventus. Un 0-0 intenso e emozionate con la Roma che domina, calcia un’enormità di palloni verso la porta di Sorrentino (strepitoso in sei interventi). Il Chievo non ha demeritato e quando è in giornata sa chiudere bene gli spazi ed essere molto attivo in contropiede. Dopo il Napoli toglie due punti anche alla Roma, che potrebbero mancare nella lotta scudetto, che per i giallorossi non è un obbligo. Di Francesco è all’inizio del progetto e non esita mai a fare turnover inserendo i giovani, con l’attacco formato da Schick, Gerson e El Shaarawy e finché resterà attaccato alla zona scudetto, non si tirerà indietro.
La Lazio si ferma contro il Torino, ma si infuria sull’uso (scandaloso secondo Inzaghi) del Var (Video Assistant Referee) e sulla decisione dell’arbitro Giacomelli, reo di avere danneggiato la Lazio. Nell’ultimo minuto del primo tempo si va da un possibile rigore (netto il tocco di mano di Iago) per i laziali all’espulsione di Immobile per un abbozzo di testata nei confronti di Burdisso, che lo ha provocato. L’episodio ha condizionato la Lazio nella ripresa, che è andata in confusione, ma è stata generosa, dopo avere subito il Torino, in gol per tre volte, accorciando le distanze. Alla terza rete, la parte calda del tifo laziale ha lasciato lo stadio in segno di protesta nei confronti dell’arbitro. La Lazio perde contatto con la vetta, ma non si placheranno le polemiche su una presunta cospirazione contro, mentre il Torino torna alla vittoria esterna e rientra nella lotta per l’Europa League, mostrando progressi sotto l’aspetto del gioco e del carattere.
In zona Europa League, dietro le cinque in vetta, la Sampdoria butta ancora via altri due punti a Cagliari. Bella gara che i doriani dominano per quasi un’ora, ma un lapsus del portiere Viviano rimette in partita il Cagliari, bravo a raggiungere il 2-2 nel momento di confusione della Sampdoria. Nelle ultime tre gare i doriani hanno conquistato appena un punto, veramente troppo poco per una squadra che sta giocando davvero bene. Felice il Cagliari per un punto insperato e che lo fa stare a distanza dalla zona retrocessione. Prima vittoria del Milan della gestione Gattuso contro un bel Bologna, che ha fatto soffrire i rossoneri. Il risultato è il lato positivo per il Milan, che nonostante il ritorno al 4-3-3 non ha ancora risolto i problemi: troppe le disattenzioni difensive e l’attacco continua a non segnare (i due gol portano la firma di Bonaventura) e la fragilità ci carattere mette a rischio il risultato. Una boccata d’ossigeno per Gattuso, i tre punti e l’atteggiamento al sacrifico dei suoi, ma deve ancora capire qual è l’assetto giusto ed è consapevole del molto lavoro da fare, che però Il Bologna avrebbe meritato il pari per l’ottima prestazione e per avere tenuto aperto il risultato fino alla fine.
Scendendo la classifica sorridono Udinese e Sassuolo. L’Udinese del nuovo corso e la cura Oddo funzionano. Contro il Benevento, nel quale è già evaporato l’entusiasmo del pari contro il Milan, arriva la seconda vittoria consecutiva che porta l’Udinese a 18 i punti in classifica. Basta un tempo per chiudere la gara e gestire poi nella ripresa, Il Benevento è volenteroso, ma mai pericoloso e torna così “sulla terra” con la salvezza che resta un miraggio. Pesante la vittoria del Sassuolo contro il Crotone della nuova gestione Zenga, dopo le sorprendenti dimissioni del tecnico Nicola, artefice della salvezza-miracolo. Gara decisa nella ripresa con il dominio del Sassuolo nei primi 20 minuti e dopo lo 0-2 con la reazione del Crotone, che sfiora il pareggio, ma nel finale gli emiliani giustificano la vittoria cercando il terzo gol con veemenza: Cordaz para un rigore a Matri. Deve recriminare parecchio il Verona per l’occasione sprecata nella gara-salvezza contro la Spal giocata da entrambe a viso aperto. I veneti si fanno rimontare un doppio vantaggio negli ultimi cinque minuti perdendo di mano la gara che avevano ben gestito. Il merito della Spal è di avere creduto alla rimonta che le fa conquistare un punto fondamentale, quando tutto sembrava perso.
G.S.
foto: Ansa