Questa e altre leggi che entrano in vigore in questo anno appena iniziato, vediamo le novità
…in materia di cittadinanza
Il 20 giugno 2014 il Parlamento ha approvato la revisione della legge sulla cittadinanza e questa è entrata in vigore il 1° gennaio scorso.
La legge sulla cittadinanza riveduta prevede che possa essere naturalizzato chi dispone di un permesso di domicilio, vive in Svizzera da almeno dieci anni ed è integrato. La legge considera integrato chi ha la facoltà di esprimersi in una lingua nazionale, osserva l’ordine e la sicurezza pubblici, rispetta i valori della Costituzione federale, partecipa alla vita economica e incoraggia l’integrazione della propria famiglia. Il candidato alla naturalizzazione deve inoltre avere familiarità con i modi di vivere svizzeri e non deve compromettere la sicurezza interna ed esterna della Svizzera.
L’ordinanza sulla cittadinanza, ora adottata, concretizza i criteri d’integrazione determinanti per la naturalizzazione. Il candi
dato alla naturalizzazione deve quindi dimostrare il livello necessario di conoscenze linguistiche, mediante ad esempio un relativo attestato. Il Consiglio federale ha pure adeguato la prassi in caso di precedenti penali e di dipendenza dall’aiuto sociale.
…in materia di energia
Dal 1° gennaio 2018 è in vigore anche la nuova legge sull’energia, decisa il 1° novembre 2017 dal Consiglio federale e approvata dal popolo svizzero nella votazione sul referendum del 21 maggio 2017.
Il 30 settembre 2016 il Parlamento ha adottato la revisione totale della legge sull’energia e gli adeguamenti di altre undici leggi federali, quale primo passo di attuazione della Strategia energetica 2050. La nuova legislazione ha lo scopo di ridurre il consumo di energia, aumentare l’efficienza energetica e sfruttare il potenziale delle nuove energie rinnovabili, come quella solare, eolica, geotermica e da biomassa.
Inoltre i grandi impianti idroelettrici riceveranno temporaneamente un sostegno e verrà vietata la costruzione di nuove centrali nucleari. Un’eccezione è costituita dalla revisione della legge federale sull’imposta federale diretta, che entrerà in vigore solo il 1° gennaio 2020. Ciò riguarda l’introduzione della deducibilità fiscale dei costi di demolizione di un vecchio edificio in vista della costruzione di un nuovo immobile e la possibilità di ripartire su più periodi fiscali i costi per gli investimenti in misure energetiche e dei costi di demolizione. Attualmente il Dipartimento federale delle finanze sta effettuando la consultazione sulla revisione totale dell’ordinanza sui costi di immobili, che concretizza le disposizioni di carattere fiscale nel settore degli edifici.
Sono sottoposte a una revisione parziale l’ordinanza sull’energia nucleare, l’ordinanza sull’approvvigionamento elettrico, l’ordinanza sul CO2, l’ordinanza sugli emolumenti e sulle tasse di vigilanza nel settore dell’energia e l’ordinanza sulla geologia nazionale.
…in materia di immigrazione
Si comincia con l’attuazione di “Contro l’immigrazione di massa”. Nella seduta dell’8 dicembre 2017 il Consiglio federale ha deciso le modalità di attuazione dell’articolo costituzionale sulla regolazione dell’immigrazione a livello di ordinanza. La legge prevede in particolare l’introduzione dell’obbligo di annunciare i posti vacanti nelle categorie professionali in cui il tasso nazionale di persone in cerca d’impiego raggiunge o supera una determinata percentuale. Visti i risultati della consultazione sull’ordinanza, il Consiglio federale ha deciso di procedere a tappe, applicando una percentuale dell’8% dal 1° luglio 2018 e del 5% dal 1° gennaio 2020.
Il 16 dicembre 2016 il Parlamento ha accettato la revisione della legge sugli stranieri, le modifiche di legge mirano in particolare a utilizzare meglio il potenziale della manodopera già residente in Svizzera. Concretamente, l’obbligo di annunciare i posti vacanti è volto a promuovere il collocamento delle persone in cerca di impiego annunciate in Svizzera presso il servizio pubblico di collocamento.
L’obbligo di annunciare i posti vacanti, introdotto dapprima nelle categorie professionali in cui il tasso nazionale di disoccupati raggiunge o supera l’8%, vale dal 1° luglio 2018. Il 1° gennaio 2020 tale percentuale sarà ridotta al 5%. Con questa soluzione il Consiglio federale tiene conto dell’esigenza espressa da più parti, in particolare dai Cantoni, di prevedere un adeguato termine di attuazione. La fase transitoria permetterà ai datori di lavoro e ai Cantoni di adeguare alla nuova normativa la loro collaborazione nonché i processi e le risorse per trattare l’annuncio dei posti di lavoro. La Segreteria di Stato dell’economia (SECO) provvederà a sostenere i datori di lavoro e i Cantoni in questo compito.
Il Consiglio federale ha inoltre deciso che le informazioni sui posti annunciati sono accessibili durante un periodo di cinque giorni lavorativi esclusivamente ai disoccupati annunciati presso il servizio pubblico di collocamento e ai collaboratori di tale servizio. In tal modo le persone in cerca di lavoro hanno un vantaggio temporale sul mercato del lavoro che possono mettere a frutto candidandosi di loro iniziativa e rapidamente per i posti liberi. Oltre a questo vantaggio sul piano dell’informazione, entro tre giorni feriali il servizio pubblico di collocamento trasmette i dossier adatti ai datori di lavoro, che sono così in grado di invitare le persone idonee a un colloquio d’assunzione o a un esame d’idoneità e in seguito comunicano al servizio di collocamento l’eventuale assunzione.
Prima che le ordinanze entrino in vigore, i competenti servizi chiariranno le questioni rimaste aperte relative alle basi legali dei controlli.
Aliquote IVA dal 1° gennaio 2018
Alla fine del 2017 scadrà il finanziamento aggiuntivo dell’AI con 0,4 punti percentuali versati dall’IVA. Nel contempo, il 1° gennaio 2018 le aliquote IVA aumenteranno di 0,1 punti percentuali in virtù del finanziamento e dell’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria (FAIF). Dal 1° gennaio 2018 le aliquote IVA cambieranno come segue:
Aliquota normale
Finora: 8%, Dal 2018: 7.7%
Aliquota speciale per il settore alberghiero
Finora: 3.8%, Dal 2018: 3.7%
Aliquota ridotta: rimane 2.5%
Primi oggetti in votazione
Sono due gli oggetti sottoposti alla
votazione popolare del 4 marzo 2018:
Decreto federale del 16 giugno 2017 concernente il nuovo ordinamento finanziario 2021;
Iniziativa popolare dell’11 dicembre 2015 «Sì all’abolizione del canone radiotelevisivo (Abolizione del canone Billag)».