Grande incompetenza e pericolo per la stabilità del Paese: Padoan e il suo giudizio sul M5s. Di Maio “Abbiamo già vinto!”
Non ci va leggero il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan quando, intervistato da Lucia Annunziata a ‘In ½ ora in più’ esprime una dura opinione nei confronti del M5s che costituirebbero “un pericolo per la stabilità e la sostenibilità del Paese, dovuto spesso a una grande incompetenza” non per via della “non amministrazione di due importanti città del Paese” e anche sui “rapporti con loro che ho avuto in Parlamento”.
A proposito di amministrazione a 5 stelle è perennemente sotto i riflettori quella romana dove i problemi non sembrano mancare, a cominciare da quello dei rifiuti, ma il sindaco Virginia Raggi è pronta ad affermare che “Non c’è un problema emergenziale, il problema del Lazio è strutturale”, perché “senza la discarica di Malagrotta, un sito importantissimo, bisogna rifare i conti”.
La questione è affrontata dal sindaco di Roma durante l’intervista con Massimo Giletti a ‘Non è l’Arena’ su La7, dove puntualizza anche come sui rifiuti “gli accordi sono interregionali” e non è il primo cittadino della Capitale “a fare richieste” alle altre regioni. Qui affronta anche il problema dei trasporti urbani, “in giunta abbiamo votato una delibera per acquistare da qui a tre anni 600 nuovi autobus” annuncia il sindaco Raggi.
Quanto alle risorse, spiega il sindaco, “si trovano all’interno del bilancio con il risanamento dei conti e con il ministro Delrio con il quale abbiamo lavorato benissimo”. E non è mancato il tempo per i rifermenti agli errori del passato, come la nomina di Marra. “Mi sono confrontata con gli avvocati che mi hanno consigliato questa strada” risponde alla domanda di Giletti sulla scelta di chiedere il giudizio immediato al processo sulla nomina di Renato Marra. “Affronterò il giudizio perché voglio chiarezza”, aggiunge. E per quanto riguarda gli errori un po’ più recenti, non è mancata la domanda su Spelacchio, l’albero di natale romano più famoso della storia. Spelacchio è stato pagato, dice il sindaco Raggi, “in tutto 47-48 mila euro”. “Tra il nome e gli insulti è l’albero più amato del mondo”, conclude.
Anche Berlusconi vede nell’ascesa del M5s una certa forma di pericolo. “Sono qui perché c’è ancora bisogno di me” afferma Silvio Berlusconi nello studio di ‘Domenica Live’ su Canale 5. “Oggi c’è in campo una formazione populista più pericolosa dei post comunisti di allora”, dice facendo riferimento al M5S che, aggiunge, se vincesse “porterebbe il Paese al disastro” e “potrebbe portare al governo i peggiori rappresentanti della magistratura militante”. Per questo invita tutti gli elettori ad andare alle urne perché, dice, “non andare a votare è come suicidarsi”.
“Sia Renzi che Berlusconi dicono che la battaglia è contro di noi. Ogni volta che dicono questo capisco che abbiamo già vinto. Noi siamo davanti e loro ci inseguono”, ha detto da Ivrea Luigi Di Maio, candidato premier del Movimento 5 Stelle. “Nei prossimi giorni selezioneremo i candidati grazie ai nostri iscritti e alle loro preferenze. Triplicheremo il numero dei parlamentari. Il nostro governo sarà noto prima delle elezioni politiche. Gli italiani non voteranno a scatola chiusa” ha detto Di Maio.
Il 4 marzo, spiega poi ad Aosta “potrebbero esserci due scenari per il Movimento Cinque Stelle. Uno è quello di aver raggiunto il 40% e, quindi, di poter governare da soli. Ma se dovessimo aver raggiunto meno, dovremo fare un appello pubblico a tutte le forze politiche presenti in Parlamento per dare un governo a questo Paese”. “Non vogliamo restare nell’angolo – aggiunge – non vogliamo lasciare il Paese nel caos”.
“Non è una bellissima legge elettorale – ha spiegato Di Maio – noi non l’abbiamo voluta, ma tant’è, se questa legge crea delle incertezze, delle instabilità nel nostro Paese, è bene anche che una forza politica come la nostra si prende la responsabilità di dare stabilità a questo Paese”.
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