Serve alleanza tra medici, pazienti ed informazione
La disinformazione può causare gravi danni e quella che corre in rete sta amplificando gli effetti negativi delle informazioni distorte se non quando, addiruttura, del tutto false. E se una tale realtà, alimentata negli ultimi tempi in maniera esponenziale soprattutto dai social, può essere solo fuorviante in alcune situazioni, in altre può perfino diventare deleteria.
Se parliamo della nostra salute, infatti, già la cattiva abitudine di improvvisarsi tutti se non medici, quantomeno esperti grazie alle ricerche fai da te su internet, rappresenta già da un po’ un problema per i medici, quelli veri, e un pericolo per i pazienti che, spesso impressionati dalle informazioni reperite sulla rete e privi di strumenti per interpretarli e rapportarli al caso specifico, si creano veri e propri problemi del tutto inesistenti, trascurando magari quelli reali.
Come se ciò non bastasse, da qualche tempo questa cattiva abitudine e i suoi effetti sono amplificati e peggiorati dall’avvento delle fake news. Le più diffuse, stando ai dati della rete, sono quelle sui tumori, che alimentano tanto l’ingenuità di alcuni, quanto le disperate speranze di altri.
Se ne legge davvero di tutti i colori: le calamite sul frigo, tanto per cominciare, sarebbero cancerogene, quindi chiunque le avesse in casa in bella mostra sul suo bel refrigeratore badi bene a disfarsene il prima possibile, per evitare l’insorgere di qualche ‘brutto male’; stessa cosa dicasi per il microonde che al di là delle giuste precauzioni d’uso è pericoloso tout court, quindi va anch’esso messo al bando. E ancora: la chemioterapia è inefficace e le biopsie spargono i tumori in tutto il corpo. Anche i lutti e i dolori personali sarebbero veri e propri portatori di cancro, come i vaccini.
Altro che il fumo. Sono solo alcune delle fake che compongono l’antologia delle falsità sui tumori, fake che si possono leggere su tutti i social e che sono sempre più diffuse tra le persone e i cui effetti possono essere molto pericolosi perchè hanno un impatto sulla salute. Insomma nemmeno il mondo della medicina è immune dal fastidioso problema delle fake news.
Che in questo campo, però, può comportare rischi decisamente molto più seri per chi vi si imbatte senza i dovuti filtri: sul piatto ci sono infatti la salute e la vita stessa delle persone. In ambito oncologico, la disinformazione è deleteria perché ad essere in gioco è la vita stessa dei cittadini: a lanciare l’allarme è Women For Oncology, la rete delle oncologhe italiane che, in vista della prossima legislatura, ha deciso di richiamare l’attenzione delle istituzioni sul dilagante problema della disinformazione unita alla crescente abitudine dei pazienti di fidarsi più della rete che di un oncologo in carne ed ossa.
“Per sconfiggere il cancro servono altre armi oltre quelle della medicina e della ricerca. Abbiamo bisogno che si crei un rapporto fiduciario vero tra medico e paziente, nel quale vi sia un dialogo costante, nel comune intento di superare la malattia. E abbiamo anche bisogno dell’aiuto dei media, affinché tale rapporto si instauri sul binario certo della scienza e non su quello pericoloso della disinformazione”.
Per raggiungere questo obiettivo, Women For Oncology ha organizzato a Montecitorio il Convegno ‘Donne che curano’, per discutere nella sede istituzionale per eccellenza “dell’importanza della comunicazione e di far rete con le associazioni dei pazienti ed oncologiche, i medici, i giornalisti, le istituzioni sanitarie ed i politici. Un’oncologia ‘matura’ si può realizzare solo se la strada sulla quale si opera è costruita sulla fiducia e sulla corretta informazione”.