È sempre un vero piacere per me d’essere accolto nelle colonne della rivista della SAIG e di presentare alla comunità italiana la mia visione per Ginevra e le azioni messe in campo nell’ambito del mio mandato politico.
In qualità di magistrato incaricato della sicurezza e dell’economia, ho l’ambizione di mantenere delle condizioni-quadro che permettano a Ginevra di essere e rimanere una città ove si vive bene. Io desidero una città attrattiva ed animata, non soltanto per far venir la voglia ai turisti di visitare la nostra regione, ma anche per convincere le imprese di venire ad installarsi e contribuire così al suo sviluppo economico. Nel corso di questa legislatura, ho anche messo in campo delle riforme di livello al fine di migliorare le condizioni-quadro che mi propongo di andare a spiegare qui di seguito.
Sul piano della sicurezza, tutto il corpo di polizia è stato riformato con dei risultato che sono evidenti, poichè le infrazioni sono diminuite di circa il 29% tra il 2011 ed il 2016. Tale risultato è il frutto di un instamcabile lavoro e di una ferrea volontà da parte di tutti gli operatori del settore sicurezza. Ed anche se non mi soddisferà mai un qualunque tasso di infrazioni, sia pur basso, mi rallegro, tuttavia di vedere l’evoluzione al ribasso delle cifre. Le statistiche sui cinque ultimi anni mostrano anche un netto abbassamento della criminalità nel nostro cantone, anche attraverso una diminuzione delle infrazioni al Codice penale, abbiamo avuto un abbassamento dei borseggi e del numero delle rapine come non si vedeva dal 1985.
Sul piano economico, una nuova legge sui taxi e sui veicoli di trasposrto con autista ha non soltanto rimesso il cliente al centro del dispositivo, ma anche e soprattutto ha inquadrato l’evoluzione del settore nei suoi progressi tecnologici. Inquandrando l’attività dei nuovi operatori virtuali e accorpando le differenti categorie di taxi in una sola, abbiamo saputo adattare l’arsenale legislativo alle evoluzioni del nostro tempo in uno spirito di equità e di giustizia, senza mai perdere di vista l’importanza che riveste il cliente. E proprio questo stesso cliente, venuto dall’estero per scoprire Ginevra, per lavorare, sarà nostro ambasciatore una volta di ritorno nel suo paese. Quale immagine desideriamo che i turisti conservino del loro passaggio nella nostra città ? Per quanto mi concerne, è una città dinamica, accogliente e moderna che mi piacerebbe dare loro.
A questo riguardo, un buon esempio che è stato oggetto recentemente di dibattito è quello delle Feste di Ginevra. Dopo due anni di rimessa in discussione da cima a fondo, questo evento deve ritrovare la sua ragion d’essere, festa della popolazione ginevraina ed anche, al tempo stesso, una magnifica carta da visita per gli ospiti stranieri. E allora si il loro avvenire è messo in discussione e compromesso, noi dobbiamo fare di tutto per trovare una soluzione che assicuerà la loro imperitura esistenza.
Nell’ambito di questo quadro, prevedo di organizzare la prossima primavera degli stati generosi di turismo per adattare le strutture alle nuove sfide ed ai nuovi modo di utilizzare l’offerta turistica. Sarà l’occasione di riunire tutti gli operatori del settore ed anche oltre facendo partecipare i turisti stessi, in un processo che ci porterà a rivedere la nostra offerta e valorizzare le nostre risosorse.
Quanto alle Feste di Ginevra, non è possibile immaginare un’estate senza i mitici fuochi d’artificio. Se bisogna passare per una visione minimalista è imprenscindibile che io desideri vederli mantenuti sulle rive del Lemano. Si tratta dell’avvenimento dell’estate, che fa brillare la città e che giustifica la l’arrivo di numerosi ospiti, compresi qualli della Grand Genève.
A questo proposito, ci si deve ben rendere conto che la votazione municipale prevista per il prossimo 4 marzo, che dovrà determinare se le Feste di Ginevra dovranno durare 7 o 10 giorni, è ormai superata. Diamoci anche la possibilità di riprendere tutti da zero e di riflettere ma senza il giogo del tempo, è in effetti il progetto che deve fissare la durata e non il contrario. Perchè non immaginare delle Feste di Ginevra nel 2019 con l’Italia come ospite d’onore? Tutto è possibile nel momento in cui ci si doti dei mezzi.
Per concludere ho a cuore di impostare la mia azione adeguandola con le esigenze della comunità. E’ per questa ragione che vorrei ricordare che potete sempre contattarmi tramite il mio blog su www.pierremaudet.ch poiché è grazie ai vostri contributi, alle vostre critiche costruttive, nonché ai miei numerosi scambi con la popolazione, che forgio la mia azione politica.
Pierre Maudet
Consigliere di Stato
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