Donne del mondo dello spettacolo tutte unite contro le molestie
Da quando è scoppiato il caso Weinstein si sono succedute a ritmo impressionante le denunce da parte di tutte le donne che fanno parte del mondo dello spettacolo, attrici, registe, produttrici, donne della tv e via dicendo, che hanno rivelato le loro terribili esperienze con le molestie ricevute in ambiente lavorativo. È su questa scia che viene firmata la lettera manifesto ‘Dissenso comune’, da 124 donne dello spettacolo – da Alba e Alice Rohrwacher alle sorelle Comencini passando per Ambra Angiolini, Paola Cortellesi, Sabrina Impacciatore, Kasia Smutniak, Anna Foglietta – e pubblicata su repubblica.it.
Una lettera firmata dalle donne dello spettacolo ma rivolte “a tutte le donne. Unite per una riscrittura degli spazi di lavoro e per una società che rifletta un nuovo equilibrio tra donne e uomini”.
“La scelta davanti alla quale ogni donna è posta sul luogo di lavoro è: ‘Abituati o esci dal sistema – si legge ancora – Non è la gogna mediatica che ci interessa. Il nostro non è e non sarà mai un discorso moralista. La molestia sessuale non ha niente a che fare con il ‘gioco della seduzione’. Noi conosciamo il nostro piacere, il confine tra desiderio e abuso, libertà e violenza”.
“La molestia sessuale è fenomeno trasversale. È sistema appunto. Noi non siamo le vittime di questo sistema ma siamo quelle che adesso hanno la forza per smascherarlo e ribaltarlo. Noi non puntiamo il dito solo contro un singolo ‘molestatore’. Noi contestiamo l’intero sistema. Questo è il tempo in cui noi abbiamo smesso di avere paura”. Fa discutere però che tra le donne che hanno firmato il documento di protesta contro le molestie manca proprio Asia Argento, una delle voci più dure e accusatorie del caso Weinstein che anzi, si mostra non proprio a favore della denuncia delle colleghe.
“È tutto annacquato – sottolinea l’attrice -, non si capisce neanche cosa vogliono dire. È soltanto un modo per pulirsi la coscienza rispetto al silenzio in cui ci hanno avvolte”. In modo particolare Asia Argento non gradisce il fatto che le donne dello spettacolo italiane dicono di non voler puntare il dito contro “un singolo molestatore” ma contro “l’intero sistema” per “smascherarlo e ribaltarlo”. “Ho comunicato il mio dissenso per una cosa troppo annacquata. Ho chiesto di specificare i nostri nomi. Non si può parlare di ‘colleghe italiane’, non si può dire ‘anche noi abbiamo vissuto’ e poi non dire di chi si sta parlando”.
E parlando del caso Weinstein che l’ha vista coinvolta in prima persona afferma di non aver mai ricevuto un sms di sostegno da parte delle attrici e alcune di loro, “quando le ho incontrate, si sono voltate dall’altra parte”. “Un silenzio assordante”, conclude Asia.
foto: Adnkronos