Il Napoli consegna la vetta alla Juventus, la Roma consolida il terzo posto, il Milan avvicina la Champions, commozione a Firenze per Astori, in zona salvezza sei squadre racchiuse in quattro punti
Il sorpasso sul Napoli Allegri lo aveva previsto entro mercoledì, ma dopo il pareggio della squadra di Sarri contro l’Inter, la Juventus ringrazia e si ritrova sola in vetta con la possibilità di andare in fuga a +4 se vincerà il recupero contro l’Atalanta. Il Napoli nelle ultime due gare ha fatto un solo punto e ora sarà difficile riprendere i campioni d’Italia. A San Siro è stato fermato dall’Inter, brava a chiudere gli spazi e a contenere il tridente napoletano, poco efficace e non più fulmineo nelle azioni. Anche il gioco predicato da Sarri a volte è lezioso e troppo perfetto e senza la velocità nella manovra diventa prevedibile. La squadra ha mostrato personalità, ma se i giocatori chiave giocano sotto tono, fare risultato diventa complicato. Se lotti per lo scudetto non puoi permetterti distrazioni o errori, ma Sarri dice che il Napoli non è obbligato a vincere e allora il pari di Milano è un buon risultato in ottica secondo posto. Il campionato del Napoli resta straordinario e la matematica a dieci giornate dalla fine lo tiene ancora in gioco, ma deve recuperare energie fisiche e mentali, perché la Juventus non sembra mollare e ha trovato in Roma e Inter due insolite alleate. La squadra di Allegri galvanizzata dall’impresa di Londra, contro l’Udinese ha confermato la forza del collettivo e una ferrea mentalità vincente. In campo i giocatori riproposti da Allegri, che hanno giocato poco (Marchisio, Asamoah, Sturaro), hanno interpretato la gara con grande applicazione. Con il ritrovato Dybala, che nelle ultime tre gare ha segnato gol pesanti e decisivi, e la duttilità psicofisica, la Juventus tiene alto il ritmo scudetto e si conferma la più forte in Italia.
Per la corsa alla Champions, la giornata è stata favorevole alla Roma che ha aumentato il vantaggio su Lazio e Inter. I giallorossi sono in un periodo positivo e lo hanno confermato con la vittoria contro il Torino. Non tutti i problemi della Roma sono risolti, che ha sofferto contro il Torino, ma i sette gol in due gare sono il modo migliore per affrontare lo Shaktar in Champions (ieri). L’Inter ha conquistato un buon pari contro il Napoli, grazie ad una prova da squadra che ha tenuto bene il campo, ritrovando in parte le certezze smarrite. La squadra di Spalletti fa però fatica sotto l’aspetto del gioco (Icardi mai in partita) e questo potrebbe incidere in negativo nella corsa alla Champions. La scarsa continuità della Lazio potrebbe risultare decisiva nella sfida a Roma e Inter. Un gran gol di Immobile allo scadere salva la squadra di Inzaghi a Cagliari dalla sconfitta. A parte le decisioni con il VAR, sfavorevoli alla Lazio, i laziali non hanno giocato sui loro livelli abituali in una gara caratterizzata dall’agonismo e dal nervosismo. Il pari non è un grande risultato per nessuna delle due. La Lazio resta in corsa per la Champions, ma è virtualmente quinta, se l’Inter vincesse il derby, mentre il Cagliari è stato riassorbito nella lotta salvezza con soli due punti di vantaggio sul terz’ultimo posto.
Nella corsa al quarto posto prova ad inserirsi il Milan, che con la vittoria in extremis a Genoa continua la rimonta: l’Inter è a cinque punti con il derby da recuperare e la Lazio quarta è virtualmente a tre punti. Il primo gol in campionato di André Silva al 94’ tieni viva la speranza di qualificarsi per l’Europa che conta. Dopo la lezione subita dall’Arsenal, il Milan ha reagito bene sul difficile campo di Genoa. Tanta determinazione e intelligenza tattica nella fase difensiva. Per sbloccare una gara complessa il Milan ha giocato con pazienza fino a trovare il guizzo giusto all’ultimo istante. Sono le doti che Gattuso ha impartito ai suoi giocatori che lo seguono nelle sue idee, ma per riuscire nell’impresa di qualificarsi per la Champions League dovrà migliorare il gioco.
Tanta commozione e lacrime allo stadio Franchi per la prima gara della Fiorentina dopo la morte del suo capitano Davide Astori. Il calcio e la vittoria viola sono scivolati in secondo piano. L’unico gol ha dell’incredibile. Lo segna Vitor Hugo, il sostituto di Astori, alle ore 13 e di testa emulando il capitano scomparso. Al raccoglimento per l’addio ad Astori hanno partecipato anche il Benevento e i suoi tifosi uniti nel dolore della Fiorentina.
Per i posti in Europa League solo l’Atalanta con la vittoria a Bologna tiene accesa una piccola speranza di raggiungere il sesto posto. In zona retrocessione con il Benevento orami spacciato, la lotta per gli altri due posti che valgono la salvezza si è allargata a sei squadre. Tra il Cagliari 14° e il Verona 19° ci sono solo quattro punti di distacco. A riaprire i giochi della lotta salvezza ci ha pensato il Verona che ha vinto di misura il derby dell’Arena contro il Chievo. È bastato un episodio alla squadra di Pecchia per decidere una sfida salvezza nervosa e con tanto agonismo. Vantaggio che il Verona ha saputo difendere con carattere e solidità psicofisica, mentre il Chievo non riesce a uscire da una situazione complessa (cinque punti nelle ultime tredici giornate) e adesso si è impantanato nella bassa classifica. Il suo campionato inizia ora. Si ritrova anche il Crotone dopo le ultime due sconfitte e batte meritatamente un’irriconoscibile Sampdoria, che esce dalla zona Europa League. La squadra di Zenga sfrutta a dovere l’assenza in campo dei liguri e decide la gara nel primo tempo con tre reti e poi gestisce il risultato senza affanni. I calabresi ritrovano morale e il loro gioco per affrontare la lotta salvezza, mentre la Sampdoria farà mea culpa per la disastrosa gara. La sfida salvezza tra Sassuolo e Spal finisce giustamente in parità e accontenta soprattutto la Spal. Deve recriminare il Sassuolo che ha perso l’occasione di muovere la classifica, sbagliando anche un rigore sull’1-1.
G.S.
foto: Ansa