Conosciamo bene gli enti e le organizzazioni grandi per le quali molte persone fanno volontariato, ma esistono anche altre realtà. Abbiamo voluto dedicare queste pagine ad associazioni, diciamo, un po’ diverse dal solito…
A cura di Sarah Salamone
Nel 2013, in Svizzera circa il 33% della popolazione, residente permanente di 15 anni e più, svolgeva almeno un’attività di volontariato organizzato o informale. Ciò significa che una persona su cinque, quindi circa 1,4 milioni di persone, svolgeva almeno un lavoro non retribuito in seno a organizzazioni o istituzioni.
Esistono, inoltre, delle attività non retribuite svolte in un contesto informale a favore di altre economie domestiche, come l’aiuto al vicinato, la custodia di bambini, la prestazione di servizi, l’assistenza e la cura di parenti e conoscenti. Anche in questo campo, l’impegno volontario è notevole: il 18,6% della popolazione residente permanente, ossia circa 1,3 milioni di persone, presta simili servizi a terzi senza alcuna retribuzione.
Inoltre le persone attive nel volontariato organizzato dedicano in media 13,3 ore al mese a queste attività non rimunerate, quelle attive nel volontariato informale 15,3 ore al mese.
Ci sono numerose organizzazioni per cui ci si può impegnare volontariamente e così ne abbiamo scelto quattro che sono un po’ diverse da quelle più note.
Sozialkontakt
Sozialkontakt è un’iniziativa per creare dei contatti. Chi è solo, chi magari non ha più nessuno, chi è arrivato qui da poco tempo: per tutti questi Sozialkontakt offre un servizio gratis per trovare persone con gli stessi interessi. Ne abbiamo parlato con Roland Huster…
Come funziona la piattaforma Sozialkontakt?
Il sito internet sozialkontakt.ch ha l’obiettivo di promuovere il contatto reale tra persone con gli stessi interessi in tutta la Svizzera, internet in questo caso serve per trovare il contatto. Grazie ad un procedimento di ricerca semplice si scopre molto velocemente chi ha gli stessi interessi e hobby nelle vicinanze. Dopo si può contattare la persona via e-mail. Tutto il resto succede senza il web. Si possono indicare i propri interessi, criteri e la distanza desiderata, appena una persona si registra e compila questi criteri, riceve una mail. Lo stesso vale, ad esempio, per la ricerca di connazionali.
Come nasce l’idea?
Mia moglie ed io siamo arrivati a quest’idea insieme. Lei lavora presso la Spitex da dieci anni e in tutti questi anni si è resa conto che tantissime persone anziane da lei assistite erano sole e ritirate.
A volte i coetanei erano già morti, la famiglia abitava lontano, la vita non era come una volta. Ma non solo le persone anziane possono isolarsi, anche persone con handicap e anche migranti hanno tante volte difficoltà a trovare contatti nuovi.
Perché la società di oggi ha bisogno di una piattaforma per conoscere delle persone?
Contrariamente ai social famosi, dove la propria immagine è messa in evidenza, sozialkontakt.ch svela solo le informazioni più utili. Non c’è neanche bisogno di registrarsi.
La nostra piattaforma incoraggia persone nella vita reale ad incontrare altri e creare contatti, non in una chat virtuale. Il contatto sociale con altre persone sveglia la gioia della vita, da fiducia in sé stessi e rafforza la sicurezza sociale, come la competenza nei rapporti con altre persone.
Per maggiori info: www.sozialkontakt.ch
Mini Decki
L’obiettivo del progetto di “Mini Decki” è che ogni bambino che ha dovuto affrontare l’esperienza di una fuga, riceve una propria e personalizzata coperta. Questa coperta deve riscaldare il corpo e il cuore del bambino e serve per dargli una casa e sicurezza nell’ambiente nuovo. Ne abbiamo parlato con Simone Maurer…
A chi e dove vengono distribuite le coperte?
Le coperte vengono distribuite a bambini e adolescenti che son dovuti fuggire. Questo succede soprattutto nei centri cantonali di transito della Svizzera, ma vengono distribuite anche coperte tramite operatori sociali, levatrici, nelle consulenze per genitori, insegnanti di tedesco oppure servizi di integrazione.
Quando è possibile, dipende anche dalle scorte di magazzino oppure delle possibilità di trasporto, diamo anche coperte a organizzazioni che conosciamo all’estero. Spesso sono zone di crisi dove le persone lavorano sul posto e a loro fa molto piacere poter dare una coperta.
Chi può aiutare a cucire o partecipare al progetto?
Ci sono tre possibilità per partecipare:
Ogni persone che ha il piacere di cucire, può creare una coperta. Le regole e le indicazioni per le dimensioni si trovano sul nostro sito.
Chi ha dei tessuti belli di cotone che sono adatti a coperte per bambini, può inviarceli volentieri.
Siccome non vendiamo mai niente non abbiamo un ricavato naturale. Per poter coprire i costi per il magazzino delle coperte, siamo dipendenti da donazioni finanziarie.
Ricevete feedback da chi ha ricevuto in dono delle coperte?
Sì, le coperte sono molto apprezzate dai bambini, ma anche dai genitori. Con ogni coperta ricevono un bigliettino, sul bigliettino c’è scritto in sei lingue diverse, che questa coperta è un regalo, che la possono tenere e che è stata cucita da un privato.
Cosa desidera per il futuro dalla sua iniziativa?
Io mi auguro, di poter distribuire anche in futuro abbastanza coperte, di avere sempre abbastanza stoffa per cucirle e abbastanza soldi per finanziare il progetto. In questo modo possiamo continuare per tantissimi anni a cucire coperte e distribuirle.
Per maggiori info: www.minidecki.ch
Tischlein deck dich
In Svizzera buttiamo circa due milioni di tonnellate di alimentari senza difetti. Dall’altra parte, secondo l’Ufficio federale di statistica UFS più di 615’000 persone vivono sotto la soglia minima di povertà. Tischlein deck dich salva gli alimenti prima che vengano buttati e raggiunge circa 18’600 persone a settimana con 126 centri di distribuzione. Si impegnano in questo settore 2’900 persone volontari al momento e sono occupati 20 posti di lavoro. Ne abbiamo parlato con Mina Dello Buono…
Come nasce l’idea di Tischlein deck dich?
La moglie di un direttore della CC Prodega e Howeg AG di allora non è riuscita a far finta di niente quando ha visto che fine fanno alcuni alimenti senza difetti. La sua idea, cioè dare gli eccedenti alimentari alle persone in povertà, ha riscontrato interesse nei dirigenti, così con il sostegno di Beat Curti, oggi presidente d’onore di Tischlein deck dich, hanno preso avvio già vent’anni fa le prime consegne di alimenti a Zurigo.
Da quel momento è cresciuto Tischlein deck dich. Il nostro obiettivo rimane sempre lo stesso: salvare cibo di buona qualità, ma non più vendibile, dal macero e distribuirlo a persone in povertà. Quel che tante persone non sanno è che Tischlein deck dich si finanzia solamente attraverso le donazioni.
Come funziona una consegna di alimenti e a chi vanno?
Una volta alla settimana i centri di distribuzione aprono le porte per un’ora e ricevono i loro clienti – persone sotto o sulla soglia minima per vivere -. Uno si deve immaginare i posti di consegna come una sorta di Pop-Up store che aprono solo una volta a settimana. I locali sono messi a disposizione gratuitamente a Tischlein deck dich. Per ricevere alimenti da Tischlein deck dich ci vuole una carta acquisti, che viene rilasciata da enti sociali pubblici o privati. Tutti gli alimenti prima vengono esposti sui tavoli e contati dai nostri volontari. I clienti, che sono accompagnati dai volontari, riempiono le loro borse con quanto è concesso.
Indipendente da quanti alimenti ritirano, pagano 1 franco a volta, un contributo simbolico. Queste consegne non possono sostituire la spesa settimanale, ma aiuta ad alleggerire il budget domestico limitato. Siccome Tischlein deck dich distribuisce solamente alimenti donati, la scelta e la quantità cambia da settimana a settimana. Non vengono comprati prodotti in più per completare l’assortimento.
Chi dona gli alimenti? Sono soprattutto ditte o anche persone private?
Le donazioni vengono principalmente dall’industria alimentare, dall’agricoltura e dalla vendita all’ingrosso. Succede spesso che botteghe locali o piccole ditte donano alimentari regionali. Tischlein deck dich è legato alla legge sulle derrate alimentari, mentre i domestici privati no. È proprio per questo che spesso non possiamo considerare donazioni di privati perché, ad esempio, non possiamo accettare alimenti freschi o che vanno in frigorifero.
Per maggiori info: www.tischlein.ch
Wendepunkt
L’istituzione Wendepunkt è una fondazione innovativa e dinamica con sede a Muhen e sedi in diversi luoghi del cantone Argovia. Esiste dal 1993 e si è sviluppata fino ad essere un’impresa sociale rinomata con tre aziende affiliate. In totale, Wendepunkt offre 900 posti tra alloggi, formazione di lavoro. Le 200 persone specializzate hanno come obiettivo sostenere le persone nell’integrazione professionale e sociale. Ne abbiamo parlato con David Fiechter…
Chi si rivolge a Wendepunkt ?
A noi si rivolgono gruppi di persone molto diverse. Spesso sono istituzioni che ci assegnano persone con obiettivi concreti e predefiniti, così da poter migliorare nel quadro di un coaching anche le condizioni lavorative e formative. Spesso queste persone hanno bisogno di aiuto proprio nella ricerca di un posto di lavoro per poter rapidamente prendere piede nel mercato di lavoro.
Oltre a questo ci sono gruppi di persone o clienti che da noi trovano un posto di lavoro sicuro. In questo caso si tratta di persone che percepiscono l’assicurazione invalidità e quindi hanno bisogno di una giornata strutturata e per questo spesso lavorano part-time nel campo del montaggio o confezionamento.
Come ci si può impegnare come volontario?
Per noi la cosa più importante è la motivazione personale, il perché qualcuno vuole essere un volontario. Inoltre se si parla di volontariato si tratta di una collaborazione con i nostri clienti, quindi il piacere di lavorare con le persone e impegnarsi per l’altro è essenziale. L’istituzione Wendepunkt è membro dell’organizzazione generale per volontariato Benevol e si basa sui loro standard.
Per maggiori info: www.wende.ch