Le ultime settimane sono state ricche di avvenimenti drammatici che sono costati la vita a diverse vittime, primo fra tutti il crollo del ponte di Genova che ha causato la morte di 43 persone. Purtroppo il disastro di Genova non è stato l’unico, ripercorriamo brevemente i maggiori fatti di cronaca che sono accaduti negli scorsi giorni
Indonesia: la terra trema
Sono stati diversi i fatti di cronaca di una certa drammaticità che si sono succeduti in queste ultime settimane, eventi che hanno lasciato vittime in diverse parti del mondo. Tra questi la scossa di terremoto di grado 7 della scala Richter che ha colpito l’isola indonesiana di Lombok, nota meta turistica nei pressi di Bali, che ha provocato ben 140 morti con centinaia di feriti e dispersi e almeno 10mila persone che sono state evacuate nelle zone colpite, mentre i mille turisti presenti nella zona colpita sono stati tratti in salvo dalle imbarcazioni della marina indonesiana. L’epicentro del sisma è stato localizzato a circa due chilometri da Loloan, nella provincia Nusa Tengara Occidentale dell’isola, a una profondità di 10,5 chilometri. La scossa arriva dopo un altro terremoto (di grado 6,4) che ha colpito Lombok il 29 luglio, provocando la morte di 16 persone.
Il sisma è stato registrato alle 18.46 locali (le 12.46 in Italia) è durato una trentina di secondi e subito dopo le istituzioni locali avevano lanciato l’allarme tsunami, che poi è rientrato. Nel frattempo la terra indonesiana ha continuato a tremare a Lombok a due settimane dalla forte scossa, altre due scosse, la prima di 6.3 e la seconda di 6.9, si sono verificate nel nord est dell’isola che sta ancora contando i danni del devastante sisma del 5 agosto, e nella vicina Sumbawa. Tra le altre, dieci giorni fa, una zona montagnosa nei pressi di Lombok, scarsamente abitata, ha subito una scossa di 5.9 provocando la morte di 12 persone.
Grecia in fiamme
Oltre 90 persone hanno perso la vita nei drammatici roghi che hanno investito nell’ultima settimana di luglio la Grecia in Attica, a Rafina e Mati che non esiste più perché rasa al suolo dal fuoco. Secondo le autorità, l’incendio è di natura dolosa e si è propagato in maniera veloce a causa dei venti che soffiavano a più di 100 km all’ora. Addirittura, secondo il portavoce del governo, Dimitris Tzanakopoulos, i roghi in Attica orientale si sono sviluppati “da 15 punti in modo simultaneo su tre diversi fronti”.
Il database del Centro per la ricerca sull’epidemiologia dei disastri a Bruxelles indica che è stato l’incendio più letale in Europa dal 1900. “Il Paese sta vivendo una tragedia indescrivibile – ha dichiarato Tsipras durante i giorni della tragedia –. Decine di persone sono morte, è terribile, soprattutto per le famiglie che hanno perso i propri cari”. In tutta la Grecia, i focolai attivi sono giunti fino 43 simultaneamente dall’Attica (anche occidentale), al Peleponneso, a Creta. La tragedia ha scatenato un’ondata di solidarietà, non solo paneuropea. Da palazzo Chigi sono partiti due Canadair accompagnati dal messaggio di vicinanza del premier Giuseppe Conte: “L’Italia si stringe attorno alla popolazione greca”.
Precipita aereo d’epoca in Svizzera
L’aereo d’epoca Ju 52 nel corso di un tour panoramico si è schiantato contro il fianco di una montagna nei Grigioni. Sono morte tutte e 20 le persone a bordo. Un testimone ha raccontato “l’aereo ha virato di 180 gradi verso sud ed è poi caduto a terra come una pietra” nel pomeriggio dello scorso 4 agosto. L’aereo aveva una capienza di 17 persone e tre persone di equipaggio che sono tutti morti nello schianto. Si tratta di undici uomini e nove donne, di cui otto coppie, tra i 42 anni e gli 84 anni. Diciassette provenivano da Svizzera tedesca e francese, e tra loro c’era una coppia austriaca con il figlio.
Il velivolo apparteneva alla compagnia svizzera Ju-Air ed era stato fabbricato tra il 1921 e il 1952, si trattava cioè di uno storico aereo della Seconda guerra mondiale. Daniel Knech del servizio d’indagine sulla sicurezza SESE riferisce che l’equipaggio non ha inviato alcun segnale d’allarme e che le condizioni erano ottimali. L’amministratore delegato di Ju-Air, la compagnia aerea proprietaria dell’aereo precipitato, ha dichiarato che l’aereo era stato sottoposto ad un’ispezione di manutenzione a luglio.
India: la peggior inondazione del secolo
Sono più di 300 le vittime dell’inondazione che da giorni sta colpendo lo stato del Kerala, nel sud dell’India. Per oltre una settimana forti piogge continue hanno creato una situazione allarmante allargando strade, provocando frane e crolli. La viabilità nelle strade o ferroviaria è stata interrotta, così come l’aeroporto che fino alla fine del mese di agosto rimarrà chiuso.
In questa situazione oltre 200mila persone rimaste senza una casa si stanno trasferendo nei 1500 campi d’emergenza allestiti per l’occasione. “Il Kerala sta fronteggiando le inondazioni peggiori degli ultimi 100 anni”, ha spiegato il primo ministro dello stato Pinarayi Vijayan, parlando di 80 dighe aperte per evitare straripamenti. Le operazioni di salvataggio si sono intensificate grazie al miglioramento delle condizioni meteo ma si teme un ritorno delle piogge abbondanti.
In Italia
Calabria: Escursionisti travolti da torrente in piena
Il più recente fatto di cronaca vede protagonisti alcuni escursionisti italiani che lo scorso lunedì sono stati travolti da una piena mentre facevano torrentismo (‘canyoning’) del corso d’acqua del torrente Raganello, a Civita di Castrovillari, in provincia di Cosenza. Un primo drammatico bilancio conta in tutto 11 vittime, 11 feriti e 5 dispersi, ma sembra non essere definitivo.
Nel frattempo almeno una ventina di persone sono state tratte in salvo dai soccorritori e cinque i feriti trasportati in ospedale. Sul posto i vigili del fuoco, la Protezione civile nazionale e il Soccorso Alpino. “I carabinieri forestali, i vigili del fuoco e il Soccorso Alpino -spiega in una nota il ministro dell’Ambiente Sergio Costa.- stanno scandagliando il fiume alla ricerca dei dispersi senza sosta. A loro va in questo momento il mio più grande incoraggiamento e il più grande grazie”. Secondo alcune testimonianze, sembra che non si vedeva tanta acqua da almeno 50 anni, in sola mezz’ora il livello del torrente è cresciuto a dismisura.
Bologna: Esplosione in autostrada
Sarebbe stata causata da uno schianto l’esplosione che ha bloccato l’autostrada bolognese nel primo pomeriggio del 6 agosto scorso.
Fiamme e colonne di fumo si sono alzate dopo lo schianto tra un camion cisterna che trasportava liquido infiammabile e un altro automezzo alla periferia del capoluogo felsineo, all’altezza del km 4.800, direzione Sud del Raccordo Autostradale Bologna-Casalecchio, nel quartiere di Borgo Panigale, che ha provocato una vittima accertata e 100 feriti, soprattutto ustionati, di cui due in gravi condizioni. Per l’accaduto la procura di Bologna ha aperto un’inchiesta per disastro colposo a carico di ignoti.
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