Dopo acceso dibattito passa alla Duma
La Duma di stato, camera bassa del Parlamento russo nella terza e finale lettura, ha adottato una legge per aumentare l’età pensionabile in Russia. Nei prossimi anni, la soglia per la pensione per gli uomini sarà portata a 65 anni, per le donne fino a 60. A sostegno della legge, 332 parlamentari; 83 deputati hanno votato contro. Non ci sono state astensioni.
Nel corso della seduta sono state inoltre adottate norme annesse: approvata una legge in base alla quale ai lavoratori sarà concesso il diritto di assenza dal lavoro allo scopo di sottoporsi a esami medici, mantenendo la loro posizione e senza perdere i loro guadagni. E la legge sul trasferimento di fondi prelevati da funzionari corrotti alla Cassa pensione, approvata in terza lettura. La nuova norma del codice di bilancio dovrebbe iniziare a funzionare dal primo gennaio 2019.
Il dibattito non è mancato: il deputato comunista Nikolai Kolomeitsev ha definito l’iniziativa una “legge inutile” e ha chiesto di non adottare leggi che non danno nulla. La deputata della Duma di Stato Olga Timofeeva ha esortato “a non nascondere la testa nella sabbia” in materia di innalzamento dell’età pensionabile, perché “tutti capiscono che sono necessari cambiamenti”. Timofeeva ha osservato che il gruppo di lavoro sul miglioramento della legislazione sulla pensione “ha cambiato il tono della conversazione” dopo aver apportato degli emendamenti presidenziali. Tutti hanno convenuto che la legge “è diventata più socialmente orientata” ed equa. In generale, Timofeeva ha ricordato che il disegno di legge ha ricevuto più di 300 emendamenti. Questo argomento “è stato discusso in ogni famiglia”, dice la deputata.
Il portavoce della fazione di “Russia Giusta” Sergei Mironov ha dichiarato: “Così, il dramma chiamato alzare l’età della pensione, si avvicina al finale”. La maggior parte dei cittadini è contraria a questa riforma, ha precisato. E la loro delusione ha gettato in crisi Russia Unita. Mironov dice che chi si chiede “che pericolo c’è?”, da gennaio 2019 lo capirà nella pratica.
Riforma poco apprezzata
Come noto la riforma delle pensioni non è apprezzata dall’opinione pubblica russa e ha segnato un calo significativo anche della popolarità di Putin, ma ha soprattutto inferto un colpo durissimo sul partito Russia Unita. E se la questione delle pensioni (come sono state presentate all’inizio, senza gli emendamenti di Putin) è la causa scatenante, l’andamento delle elezioni locali nel lontano oriente e in particolare nelle Primorye, son state la più eloquente sconfitta. “Vladivostok ha intorno una regione molto particolare”, ha detto il politologo Aleksej Mukhin ad Askanews.
La costa orientale racconta anche una faccia della Russia che poco si vede, sconosciuta ai molti che si immaginano un Paese completamente assoggettato al potere centrale. Ma questa faccia esiste, si respira, appena scesi all’aeroporto di Vladivostok: molti stranieri, molte commistioni, ragazzi in skate, un clima totalmente diverso rispetto a Mosca. “Va notato – sottolinea il politologo – che i governatori là sono stati spesso in opposizione con il centro della Federazione russa. A partire da Yevgeny Nazdratenko negli anni 90, Sergey Darkin nel primo decennio del nuovo millennio. I successivi governatori, nominati per iniziativa del potere federale, non hanno avuto successo. Quindi noi abbiamo a che fare con una regione di opposizione. Tradizionalmente”. E da qui la crisi che ha colpito l’elezione del governatore delle Primorye, annullate al secondo turno e rinviate.
Askanews
foto: Ansa