Vincono le prime cinque della classifica, Sassuolo e Torino per l’Europa League, la Roma esce dalla lotta scudetto, al Chievo serve il miracolo salvezza
La Juventus continua a dettare il ritmo del campionato, molto elevato; 10 vittorie su 11 gare. Il Napoli e l’Inter tengono la scia a suon di gol e aspettano il passo falso dei campioni d’Italia, se mai arriverà, o lo scontro diretto il 7 dicembre tra Inter e Juventus. Il quarto posto è una questione tra Lazio e Milan. Male ancora la Roma che dice addio ai sogni scudetto.
È la miglior partenza di sempre. La Juventus è un rullo compressore, che giochi bene o male, alla fine sono i bianconeri a lasciare il campo da vincitori. Il Cagliari ci ha provato con dedizione, giocando a viso aperto, di fermare la corazzata di Allegri, ma oltre a tenere il risultato in bilico a lungo non ha ottenuto. E questo è uno dei punti negativi che si può attribuire alla capolista, non chiudere subito le partite. L’altro è la fase difensiva, non sempre impeccabile che concede “troppi” gol e rischia oltre il necessario sulle avanzate dell’avversario. Adesso il calendario si fa più impegnativo, un tour de force, Milan, Fiorentina, Inter, il derby e la Roma, con la Spal dopo i rossoneri, gare da affrontare possibilmente senza il pensiero della Champions League con la qualificazione che può arrivare già contro il Manchester United. La dominanza della Juventus relativa le brillanti vittorie di Napoli e Inter. Le due squadre inseguitrici giocano bene, sono equilibrate e raggiungono i risultati alternando la loro rosa, Ancelotti più di Spalletti. Con questo potenziale è legittimo puntare a traguardi ambiziosi in campionato, ovvero lo scud
etto. Ancelotti per cullare il sogno si affida al turnover. Cambia sovente fisionomia alla squadra con ottimi risultati e fino ad ora la sua idea di perfezionare i meccanismi funziona. La squadra è equilibrata tra i reparti, tiene alta la concentrazione e mostr
a una manovra d’attacco molto efficace, con gli attaccanti Mertens, Milik o Insigne che trovano con facilità e cinismo la via del gol e trasformano in oro il gioco prodotto dalla squadra. Contro il PSG non basterà e il Napoli dovrà aumentare il livello, anche per cancellare le distrazioni, che a differenza dell’Empoli, in alcune fasi ha giocato meglio, i parigini hanno giocatori che non perdonano. Arrivasse la vittoria, la qualificazione agli ottavi sarebbe quasi raggiunta, e permetterebbe di affrontare un calendario più facile con meno pressione. Medesima situazione per l’Inter che affronterà il Barcellona in Champions per avvicinare gli ottavi. La settima vittoria consecutiva in campionato, arrivata senza Icardi, ma anche con un Genoa non all’altezza, è una forte motivazione per affrontare il blasonato avversario. Cinque cambi nella formazione rispetto alla gara contro la Lazio non ha disunito la squadra, anzi Gagliardini e Joao Mario sono stati protagonisti. Spalletti ha trovato la quadratura del cerchio: la difesa è la migliore del campionato, il centrocampo è solido e propositivo e l’attacco è devastante. L’Inter può preparare la gara di coppa con serenità con la consapevolezza di potercela fare.
Il quarto posto al momento è una sfida tra Lazio e Milan. I laziali hanno reagito alla cocente sconfitta contro l’Inter con una bella e convincente prova contro la Spal. La doppietta di Immobile, 8 reti e miglior marcatore italiano e Cataldi e Parolo hanno confermato le qualità della squadra che le potranno permettere di tenere fino alla fine del campionato, per conquistare la qualificazione alla Champions League sfuggita la scorsa stagione all’ultima giornata. Servirà togliersi il complesso di inferiorità contro le grandi, perché contro le medio-piccole la squadra di Inzaghi è implacabile. È il Milan a contendere il quarto posto alla Lazio. La squadra di Gattuso inizia a dare continuità ai risultati e dopo le due vittorie, di misura, contro le genovesi a San Siro, passa anche ad Udine segnando il gol vittoria al 97’ ancora con Romagnoli. È stato un buon Milan, che ha sprecato molte opportunità per decidere una gara complicata, giocata con molta determinazione e coraggio dall’Udinese, fisicamente molto forte e di grande intensità. Difeso il quarto posto, Gattuso dovrà improvvisare un Milan tormentato dagli infortuni, Higuain è recuperabile, per affrontare il Betis Siviglia in Europa League e la difficilissima gara contro la capolista in campionato. Entrambe da non sbagliare.
In zona Europa League è sfida a cinque. Il pari della Roma a Firenze allontana la squadra di Di Francesco dalla lotta scudetto e dall’obiettivo prefisso a inizio stagione, qualificazione alla Champions League, il distacco dal quarto posto aumenta a -5. La Champions League, mercoledì a Mosca, distrarrà dai pensieri di un campionato che per adesso è sotto le aspettative e con Di Francesco in difficoltà a dare un’identità alla Roma. La Fiorentina, giovane e promettente, non vince da tre giornate, ma la classifica rispecchia l’obiettivo europeo che la società si è prefisso. Una dimensione europea che ha raggiunto il Torino, con il ritrovato Belotti, che ha contro la Sampdoria ha vinto nettamente la sfida per l’Europa League e ha risalito la classifica fino al settimo posto. La prestazione dei granata è stata strepitosa sotto tutti gli aspetti e promette bene per il futuro. Confusa e irriconoscibile la Sampdoria, che ha perso quell’equilibro e armonia che la aveva contraddistinta nelle precedenti gare. La pesante sconfitta interna ridimensiona le ambizioni dei blucerchiati. Si catapulta in zona Europa la sorpresa Sassuolo. Con il minimo sforzo e un gol per tempo, a Verona ottiene la vittoria contro il Chievo, ormai rassegnato alla B dopo molte stagioni nella massima serie. La cura Ventura non funziona e la squadra è incapace di sviluppare un’idea di gioco (solo un tiro in porta). Con questa mentalità e a 10 punti dal quart’ultimo Ventura dovrà fare il miracolo per salvarsi. Risale l’Atalanta che si affaccia alle posizioni per l’Europa League che sembra avere riacquistato la lucidità dei giorni migliori. A Bologna arriva la terza vittoria consecutiva in rimonta, grazie a un secondo tempo dominato. Il Bologna non è stato premiato per una prestazione coraggiosa e giocata a lungo a pari merito. Un punticino che sta stretto invece al Frosinone, che a Parma ha giocato meglio lo scontro salvezza. Poche emozioni però con il Frosinone che spreca le occasioni migliori. Al Parma il punto va bene,14 punti e il Frosinone si consola con l’aggancio all’Empoli a 6 punti.
G.S.
foto: Ansa