Il nuovo programma di Antonella Clerici non convince né critica televisiva né spettatori
Per chi è nato prima degli anni ottanta, non dovrebbe essere difficile ricordare la frase “Dunque, dove eravamo rimasti?” che Enzo Tortora pronunciò nel 1987 in apertura del programma dopo la sua complessa vicenda giudiziaria; il suo pubblico lo accolse con quella che all’epoca, senza inglesismi, si chiamava ovazione e con un’evidente commozione da parte del presentatore. Tortora era un professionista di vecchio stampo, che insieme a Mike Bongiorno, Baudo e Corrado aveva costruito la storia della televisione italiana. Un ruolo, quindi, difficile da reinterpretare soprattutto in un’epoca odierna, quella dei nati dopo il duemila, che difficilmente premiano rivisitazioni di trasmissioni storiche e tanto meno di prodotti che non siano format di nuova generazione e con ritmi veloci.
Non hanno torto, i ragazzi del duemila, ad ignorare un programma che chiaramente non è stato confezionato per il loro intrattenimento. Ma neanche gli spettatori più adulti hanno premiato la nuova versione della Clerici. Raffazzonata e noiosa sono gli aggettivi più usati in rete per demolire la trasmissione nonostante la conduttrice non abbia avuto grandi pecche di presentazione. Se la Clerici è l’unica artista (dopo il compianto Frizzi) ad ereditare lo scettro di conduttrice televisiva di un certo calibro, la Rai, nonostante tutto, l’ha mandata allo sbaraglio presentando un programma storico che molto probabilmente non si meritava nessuno di condurre; non tanto per le capacità professionali ma per il simbolo televisivo irriproducibile che era Portobello negli anni ottanta. Forse, nella storia della televisione, solo Gerry Scotti era riuscito a sostituire dignitosamente Corrado nella Corrida ma rimane un caso raro.
Portobello è stato resuscitato per fare concorrenza a Maria De Filippi ma i risultati della critica e del gradimento del pubblico sono stati a favore del canale Mediaset. Antonella Clerici è il capro espiatorio della situazione e anche Carlotta Mantovan, compagna di Fabrizio Frizzi, non è riuscita a sostituire Reneè Longarini.
Maurizio Costanzo, memore dei suoi ricordi dell’originale trasmissione del venerdi’ sera, boccia il programma definitivamente dichiarando una totale mancanza di idee innovative da parte degli autori Rai, mentre Francesca Scoppelliti, vedova Tortora, polemizza con la Clerici per non aver ricordato, durante gli omaggi iniziali, le cause della morte di Tortona che non sopravvisse psicologicamente e fisicamente ad uno dei processi mediatici più contestati della storia della giustizia italiana. L’ex moglie del conduttore ribadisce che il ricordo della Clerici sembrava essere dedicato ad un uomo morto di vecchiaia e non ad una vittima. Se il programma di trent’anni fa era innovativo per il suo tempo, la rivisitazione di oggi non ne tiene il passo seppur la conduttrice abbia cercato di tenere un livello qualitativo dignitoso come lo sono stati i suoi precedenti programmi. Un periodo di critiche, per Antonella Clerici, da subire per Portobello e da esternare nei confronti di Elisa Isoardi a causa dei cali di ascolto della “Prova del cuoco”. Polemiche che, Tortora, Bongiorno o Corrado guarderebbero, forse, con un certo disappunto.
foto: Ansa