Da Fedez a Baglioni, le canzoni dedicate ai figli, sono un tema classico che funziona sempre
L’ultimo in ordine di uscita discografica è Fedez che dedica una canzone a Leone, il bimbo nato dall’unione con Chiara Ferragni. Il brano, intitolato “Prima di ogni cosa”, è il riassunto di quella che è diventata la sua priorità dopo una vita passata a dare importanza ad altri momenti (testualmente “il primo bacio, il primo errore, il primo giorno di scuola, il primo giorno in prova, tua madre che mi bacia”) in un sound tipico del genere musicale consono al rap milanese che è diventato il simbolo della generazione di Instagram.
La canzone segue di poche settimane quella già incisa da J- Ax, ex amico secondo i rumors, in cui l’autore ha voluto scrivere un pezzo per le persone che vivono il dramma di voler creare una nuova vita senza riuscirci. In “Tutto tua madre” J-Ax parla liberamente della fecondazione assistita, delle problematiche sia psicologiche che pratiche per avere un figlio e confessa liberamente ai suoi fans, quanti dei soldi ricavati dai suoi concerti sono finiti in cure mediche assistenziali. Il risultato è stato un successo, sia per la critica che per il pubblico che ha accolto favorevolmente un argomento mai affrontato prima. Neanche accennato da Gianna Nannini che, sebbene seguì lo stesso percorso di procreazione, dedicò alla tanto desiderata Penelope la poetica “Ogni tanto” nel 2011.
Ma se J-Ax e Fedex sdoganano il tema per la prima volta nel mondo Rap, il filone è ricco di esempi nel panorama musicale italiano soprattutto nel genere pop. Chi non ricorda “Avrai” di Claudio Baglioni che nel lontano 1982 introduceva la dedica con “avrai sorrisi sul tuo viso come ad agosto grilli e stelle”? L’album era “Alè-oo” e il brano è diventato un classico del suo repertorio musicale, richiestissimo durante i live.
Di amore e orgoglio paterno trasuda anche “L’Aurora” di Eros Ramazzotti, datata 1996 e di cui conosciamo anche il viso mediatico della destinataria della dedica, ormai maggiorenne e spesso presente sui set televisivi accanto alla madre Michelle Hunziker.
Accendini accesi negli stadi anche nel 1986 dove sulle note di “Peppino, Peppino, figlio dell’amore, in quale vicolo o strada batterà il tuo cuore…” Antonello Venditti cantava per Francesco, avuto da Simona Izzo. Sempre negli anni ottanta si esibiva anche Fabio Concato con la sua melodica “Fiore di maggio” per la figlia appena nata.
“Da adesso in poi”, invece, è il titolo per Lenny che Luciano Ligabue interpreta con la sua inequivocabile voce mentre in “Benvenuto” è la volta di Vasco Rossi sempre incisa alla fine degli anni novanta per Luca. Se dobbiamo uscire dal mondo musicale italiano dobbiamo citare Eric Clapton che scrisse la sua drammatica “Tears in Heaven” per la perdita di Connor, il bimbo avuto con Lory del Santo.
In anni più recenti troviamo anche un testo per Jolanda, la figlia di Ambra Angiolini e Francesco Renga con cui, il cantante bresciano vinse il festival di Sanremo del 2005 interpretando “Angelo”.
Infine ricordiamo le parole paterne “Semplicemente sei sostanza dei giorni miei” della bellissima “A Te” di Jovanotti che spicca, per chi sta scrivendo, come un gioiellino nell’album “Safari” del 2008.
foto: Ansa