Si è tenuta venerdì 16 novembre la seconda conferenza-dibattito del 2018 organizzata dalla SAIG in collaborazione con il Patronato ITAL UIL sul tema degli obblighi fiscali in Italia e in Svizzera, sulle successioni e sulla cassa pensione.
Davanti ad un folto numero di partecipanti nella sede della SAIG, il coordinatore Carmelo Vaccaro ha dato il benvenuto ai presenti e al Presidente dell’ITAL UIL Mariano Franzin ringraziandolo per la sua ormai abituale partecipazione a queste serate informative che sono seguite, ha tenuto a precisare il Coordinatore, oltre dai partecipanti in sala, anche da centinaia di connazionali che hanno la possibilità di seguire i lavori in diretta via Facebook. E’ stata invece scusata l’avv. Alessandra Testaguzza essendo all’estero per motivi professionali.
Mariano Franzin nel salutare i presenti ha ringraziato a sua volta la SAIG e il suo coordinatore Carmelo Vaccaro per la fiducia accordatagli ormai da anni per queste serate informative che interessano sempre più persone e di tutte le età.
Il Presidente dell’ITAL UIL ha dunque fatto un riepilogo delle situazioni verificatisi dall’entrata in vigore dell’amnistia fiscale il 1.1.2010 ad oggi. Ha ricordato le migliaia di autodenunce dei nostri connazionali titolari di conti bancari/postali o proprietari di beni immobili in Italia che non erano stati dichiarati fino ad oggi al fisco svizzero perché, è stato ribadito, è nel Paese dove si risiede, nel nostro caso in Svizzera, che devono essere dichiarati al fisco tutti i redditi, conti bancari/postali, polizze vita, buoni fruttiferi postali ecc. che uno possiede non solo in Italia ma in tutto il mondo! Sono oltre 90’000 le autodenunce dal 2010 ad oggi un recupero complessivo di imposte per i cantoni e comuni di oltre tre miliardi di franchi. Nel solo cantone di Ginevra sono state 10’815 le autodenunce.
Chi non ha usufruito nei termini fissati dell’amnistia che gli evitava una multa e un’eventuale denuncia penale per evasione fiscale, ha sempre la possibilità di dichiarare in qualsiasi momento al fisco beni o redditi non denunciati ma in questo caso le sanzioni legali saranno applicate caso per caso dopo esame della denuncia e proporzionalmente all’entità dei beni dichiarati (richiamo d’imposta per gli ultimi dieci anni, interessi, multa ed eventuale denuncia penale). Nel caso in cui sarà il fisco elvetico a scoprire successivamente beni o redditi non dichiarati e il contribuente fosse anche al beneficio di prestazioni complementari dell’AVS o AI o da aiuti finanziari cantonali, oltre alle sanzioni indicate sopra fra parentesi, si rischia anche l’espulsione dalla Svizzera indipendentemente dal periodo di soggiorno.
Dall’ottobre scorso è entrato in vigore lo scambio effettivo di informazioni fiscali tra i paesi firmatari.) Per quanto ci riguarda l’accordo è applicabile a tutti i Paesi dell’UE. L’AFC (Amministrazione Federale delle Contribuzioni) ha comunicato che ha già avuto luogo il primo scambio di informazioni fiscali e sono circa due milioni i conti bancari pervenuti al fisco elvetico e che sono ora oggetto di controllo ed esame per essere trasferiti per darne seguito alle Amministrazioni fiscali cantonali. La trasmissione dei dati da parte della Svizzera agli stati partner è avvenuta a fine settembre 2018. Sono oggetto di scambio le informazioni concernenti l’identificazione e il conto come pure le informazioni finanziarie (cognome, nome, indirizzo, stato di residenza del titolare, numero d’identificazione fiscale, saldo del conto ecc.). Con questi dati saranno le Autorità fiscali cantonali a verificare se i contribuenti hanno dichiarato correttamente i loro conti finanziari. D’ora in poi le informazioni saranno scambiate automaticamente una volta all’anno e nel 2019 saranno scambiati i dati del 2018 con un’ottantina di Stati partner.
Sulle successioni è emerso che sono sempre più i pensionati italiani residenti nel cantone ad essere interessati e a voler aggiornarsi sul come procedere per le successioni di beni posseduti in Italia. L’età sempre più avanzata dei nostri cittadini ormai da decenni qui residenti, non semplifica loro il compito in questo delicato e complicato tema ed è stato suggerito di esaminare assieme all’Avv. Testaguzza l’organizzazione di una seconda serata dedicata alla successione
Franzin ha infine informato dell’adeguamento delle rendite AVS/AI deciso dal Consiglio federale a partire dal 1° gennaio 2019. L’aumento varierà da 10 franchi mensili per le rendite minime a 20 franchi per le massime. La rendita minima di vecchiaia passerà da Fr. 1’175 a Fr. 1’185 al mee, quella massima da Fr. 2’350 a Fr. 2’370 con una durata di contribuzione completa.
Un adeguamento degli importi limite nella previdenza professionale obbligatoria (cassa pensione) porta dal 01.01.2019 a Fr. 24’675 la deduzione di coordinamento e la soglia d’entrata a Fr. 21’330. La deduzione fiscale massima ammessa nell’ambito della previdenza individuale vincolata (pilastro 3a) passerà a Fr. 6’826 per gli assicurati che hanno un secondo pilastro e a Fr. 34’128 per le persone che non dispongono di una cassa pensione.
Per maggiori informazioni e controlli personali delle nuove rendite si invitano gli interessati a rivolgersi al Patronato ITAL UIL al nuovo indirizzo: rue des Délices 18, 1203 Genève.