Il nuovo brano di Vasco Rossi intitolato “La verità” è tutto da interpretare
“La verità, tutti pronti a crederci al primo che lo sa, per continuare a chiederci dov’è, come si veste, quanto costa, che cos’è, che faccia ha?” queste sono le domande che si pone Vasco ma, specifica nel video sul web, nella sua canzone non ci sono risposte ma solo un’interpretazione oggettiva: “alla fine si finisce nel credere ad una sola versione”.
È un brano filosofico quello di Vasco, un pezzo che nasce da una provocazione, ricco di tantissime metafore per raccontare come vengono distribuite le notizie, spesso tendenziose, in quest’epoca. Non solo. Il testo si riferisce anche a come viene accettata la realtà anche nella vita quotidiana, a volte a muso duro e cinicamente, a volte nascondendola per insicurezza e paura.
Il quesito del cantante di Zocca inizia dal suo ritratto con cui presenta il brano: sono gli occhi di Vasco che catturano l’attenzione, quegli occhi azzurri che tutti conosciamo e che contestualmente sembrano indagare cercando le risposte alle sue domande sulla verità. L’immagine è di Pepsy Romanoff, regista romano di fiducia che ricordiamo per aver girato i video durante il concerto di Modena Park: «Doveva essere un Lyrics video – ha spiegato Vasco sui social – le parole protagoniste, senza la mia partecipazione. Poi Pepsy mi ha fatto vedere una foto e mi ha convinto a metterci l’occhio ed è diventato l’Irid video, il primo!».
Non è la prima volta che Vasco parla della verità, incitandola senza mezzi termini. Era il 1988 e la canzone era più rivolta all’onestà dei sentimenti scomodando solo una relazione finita male. Troviamo, infatti, il suo bisogno di sincerità anche in un testo più soggettivo come “Dillo alla luna” in cui chiedeva onestà guardandola in faccia: “e se sarà dura, la chiamerò sfortuna” dichiarava.
Dopo mesi di indizi lanciati sul web, Il brano è uscito in vinile la settimana scorsa, è stato scritto con Roberto Casini (il batterista della “Steve Roger Band”) con gli arrangiamenti di Celso Valli. Questa canzone fa parte di un repertorio quasi classico per Vasco, già abituato alle provocazioni e al raccontare quello che è il suo modo di vedere la vita come, per esempio, in brani come “Eh già”. Il komandante parla delle verità contro i social, contro la propaganda, contro le bufale che impazzano su internet di cui anche lui ne è spesso vittima (per ultima una finta email diffusa in cui attaccava Salvini per aver cantato Albachiara in tv) appellandosi ad indagare, riflettere su ogni informazione che ci viene venduta.
La verità è solo un piccolo assaggio di quello che sarà il tour estivo “Vascononstop” previsto per l’anno prossimo. La corsa ai biglietti ricorda quello del concerto di Modena: in pochissimo tempo si sono bruciati 180 mila ingressi per le date che si terranno a Milano il 1, 2, 6 e 7, 11 e 12 giugno a San Siro e per accontentare anche i fan sardi che lo vedranno a Cagliari il 18 e 19 giugno.
foto: Ansa