Continua il dominio Juventus, il Napoli mantiene le distanze, pari spettacolo tra Roma e Inter, il Milan è 4° da solo, in zona retrocessione poco movimento
Spietata, incontenibile, inarrestabile. Di scudetto si parla ormai per onore di cronaca. La Juventus lo ha monopolizzato, la squadra di Allegri è quasi perfetta, difficilmente battibile con l’inserimento del “marziano” Cristiano Ronaldo che non si ferma più. Un dato indicativo: nell’anno solare 2018 nessuna sconfitta fuori casa per i bianconeri. Il solco profondo scavato sulle (presunte) inseguitrici dopo 14 giornate ammutolisce la concorrenza e chiude qualsiasi discorso sullo scudetto. Questo campionato sembra finito, la Juventus non deve neanche sudare più di tanto per vincerlo. Doveva essere un dicembre impegnativo, difficile e invece è iniziato con un allenamento all’Artemio Franchi di Firenze. Un 3-0 alla Fiorentina, senza una prestazione perfetta e per demeriti della Juventus la gara è rimasta a lungo in bilico, ma in qualsiasi fase i bianconeri sono in grado di spezzare illusori equilibri con i suoi campioni e lo strapotere tecnico, anche quando la Fiorentina ha giocato bene, creando alcune occasioni da gol, non sfruttate. Una ulteriore caratteristica che distingue la Juventus dalle avversarie e la capacità di gestire la rosa e di inserire i nuovi acquisti con la dovuta accuratezza. Il giovane Bentacur, centrocampista in mediana, è l’ultimo esempio sotto questo aspetto che accresce la superiorità della Juventus. Resta la speranza che le prossime partite contro Inter, Torino e Roma fermino la marcia inarrestabile della Juventus, altrimenti il campionato è già segnato per quanto riguarda il titolo.
Sono più serrate e avvincenti le altre sfide della Serie A. Il Napoli resta in scia della capolista, non si arrende e attende un passo falso della Juventus. Ancelotti ha azzeccato la mossa giusta, Milik per Mertens, e con una bella rete del polacco ha risolto un match complicato contro l’Atalanta a Bergamo, campo mai facile. La gara è stata altalenante Napoli sempre molto offensivo in contropiede e compatto quando difende. I bergamaschi mai domi, sono bravi a pareggiare e ad equilibrare la gara fino all’85’. L’esperto Ancelotti, per l’importanza della gara, ha rinunciato al turnover e schierato i titolari da Champions League e ha letto bene la gara, variando tra contropiede e azione manovrata insidiosa quando il Napoli si distende in velocità con i suoi palleggiatori. La vittoria tiene lo svantaggio a -8 e tiene in teoria vivo il confronto con la Juventus. Lo spettacolare ed emozionante 2-2, ma condito da polemiche per l’uso o non uso del VAR, tra Roma e Inter non serve a nessuno. I giallorossi scendono a -5 dal 4° posto e l’Inter prima della sfida contro la Juventus scivola a -11. Il pari è il risultato giusto, anche se la Roma recrimina per un netto rigore ai danni di Zaniolo, non concesso dall’arbitro che stranamente non ha consultato il VAR, riaccendendo le discussioni sull’obbligo dell’uso della moviola in campo. Di Francesco costretto dalle pesanti assenze a una formazione obbligata, ha avuto indicazioni incoraggianti dai giovani Zaniolo (eccelsa prestazione), Schick e Ünder (una prodezza il suo gol), un potenziale per puntare sul futuro. L’Inter invece ha fatto un passo indietro. Incapace di imporre il proprio gioco con i suoi giocatori di punta, in ombra Icardi, male Perisic e Brozovic che stanno diventando un caso. La nota positiva è il senegalese Keita che segna con regolarità. L’espulsione di un nervoso Spalletti è anche il segno che all’Inter manca quella tranquillità che contraddistingue una grande squadra. Il Milan compie la missione 4° posto da solo battendo il Parma in rimonta. Patrick Cutrone trascina la squadra al successo. Il giovane attaccante, disinvolto in aera di rigore, grinta e lottatore su ogni pallone, tanta personalità è il punto di riferimento di Gattuso. Il Milan lascia da parte il bel gioco e si affida alla corsa e alla lotta, al pressing altissimo con raddoppi per piegare il Parma, squadra tenace e molto consistente in difesa, che ha complicato la vita ai rossoneri con il gol di Inglese. Dal pressing sono nati i due gol e questo va bene a Gattuso, che con il rientro di Higuain si ritroverà il dilemma delle due punte. Con un calendario abbordabile e un equilibrio tattico ritrovato, il Milan ha la possibilità di blindare il quarto posto contro la Lazio, che lo ha ceduto con le ultime tre gare finite in pareggi. Decisivo per il sorpasso milanista l’1-1 sul campo del Chievo, al secondo risultato utile consecutivo con la gestione Di Carlo. Gara dai due volti con la Lazio irriconoscibile nel primo tempo che si fa ipnotizzare dal pressing e dall’agonismo dei clivensi che vanno anche in vantaggio. La Lazio si ritrova nella ripresa, ma non riesce ad andare oltre il pari che certifica le difficoltà della squadra di Inzaghi sotto l’aspetto della mentalità, dell’atteggiamento e del rendimento. Il tecnico non esclude il ritiro e la società deve fare i conti con qualche malumore.
Per l’Europa League nessun ridimensionamento per il Parma che avrà altre occasioni per migliorare la sua ottima classifica e seguire il sogno. Al sesto posto è salito però il Torino che ha vinto senza brillare contro il Genoa, che ha sperperato una buona prestazione con il rosso a Romulo e la follia collettiva che ha permesso ai granata di ribaltare il risultato nei minuti finali del primo tempo. I tre punti sono frutto di episodi e il Torino può rallegrarsi per la classifica con certo per la prestazione, mentre il Genoa fa mea culpa per gli errori commessi. Relativi sogni europei anche per la Sampdoria e per il Sassuolo. I blucerchiati ritrovano la vittoria contro un desolato Bologna, che fa troppi errori a centrocampo, facilita il compito all’avversario e nella manovra d’attacco è inesistente. Filippo Inzaghi si ritrova in una situazione critica di classifica, mentre la Sampdoria prova a ripartire per dare interesse alla propria stagione. Il Sassuolo non sfrutta la gara interna per rafforzare la classifica e si fa imbrigliare dall’Udinese che porta a casa un punto d’oro. Il pari sta stretto al Sassuolo, più intraprendente, ma incapace di creare occasioni pericolose. Buon per l’Udinese, perché in zona retrocessione le acque non si agitano più di tanto. Finiscono in parità due sfide dirette. Il Frosinone regala due punti per l’incapacità di gestire il vantaggio e chiudere la gara contro un Cagliari poco convincente e salvato in extremis da Farias. In chiave salvezza questi due punti persi potrebbero rivelarsi decisivi. Finisce con un giusto 2-2 la sfida Spal-Empoli che hanno giocato una gara spettacolare. Per la Spal è un punto pesante, conquistato in inferiorità numerica, mentre l’Empoli ha ceduto e smesso di giocare quando era in vantaggio, illudendosi di gestire il risultato e mancando così l’occasione di scavalcare i rivali in classifica.
G.S.
foto: Ansa