Nel 2018 nati solo 15 milioni di bambini; due milioni di neonati in meno rispetto al 2017
Nonostante l’allentamento della politica demografica del governo, il numero dei nuovi nati in Cina continua a calare. Nel 2018, secondo quanto ha scritto il Global Times, dovrebbero essere nati due milioni di bambini in meno che nel 2017, per un numero totale inferiore ai 15 milioni.
“Sebbene i dati nazionali per le nuove nascite non siano ancora stati pubblicizzati, quelli resi pubblici dai dipartimenti alla salute locali mostrano che il numero dei nuovi nati nel 2018 è calato di almeno il 15% rispetto all’anno precedente”, ha detto il demografo He Yafu al GT. “La popolazione dei nuovi nati – ha continuato – è stata nel 2017 di 17,23 milioni. In base agli attuali calcoli, il numero dei nuovi nati nel paese potrebbe calare di oltre 2 milioni”. E, secondo quanto gli ha rivelato una fonte nella Commissione nazionale della sanità, il dato potrebbe essere inferiore ai 15 milioni.
La Cina ha allentato la politica del figlio unico e da tre anni consente alle coppie di avere due figli. L’Ufficio nazionale di statistica cinese dovrebbe diffondere i dati sui nuovi nati entro il mese.
“Il 2018 sarà ricordato come uno storico punto di svolta per la popolazione cinese”, hanno scritto Yi Fuxian e Su Jian, due studiosi critici della politica demografica di Pechino, al South China Morning Post. “La popolazione cinese – hanno proseguito – ha iniziato a calare, i problemi dell’invecchiamanto stanno accelerando, la vitalità economica si è allentata”
Il numero di donne in età tra i 20 e i 39 anni che nel prossimo decennio potrebbe avere figli è di 39 milioni. “Senza l’introduzione di misure per incoraggiare la fertilità, la popolazione della Cina crollerà drasticamente nel futuro”, ha affermato Zhai Zhenwu, presidente dell’Associazione cinese per la popolazione.
La vecchia legge del figlio unico
Nel 2015 è terminata in Cina la politica del figlio unico introdotta alla fine degli anni Settanta. L’emendamento alla legge sulla popolazione che autorizza le coppie ad avere un secondo figlio, introdotto per porre rimedio ai costi insostenibili dell’invecchiamento della popolazione, era stato promulgato dal Congresso del Popolo con una “decisione storica”.
Alle coppie che violavano la norma venivano applicate una serie di sanzioni, dalle sanzioni pecuniarie, alla perdita del posto di lavoro, fino all’aborto forzato anche in avanzato stato di gravidanza.
Nel corso del tempo la misura ha però creato una serie di squilibri demografici, tanto che erano state introdotte delle eccezioni come per le minoranze etniche o le coppie ‘rurali’ il cui primo figlio era una bambina. Già nel 2013 si era stabilito che una coppia poteva avere un secondo bambino se almeno uno dei due genitori era figlio unico.
Askanews/Adnkronos