La sonda spaziale dedicata alla dea lunare è partita a dicembre
L’ambizioso programma spaziale cinese si fregia di un altro successo: la sonda lunare Chang’e-4 è scesa la settimana scorsa sulla faccia lontana della Luna e ha inviato la sua prima foto, attraverso il satellite Queqiao, sulla Terra. L’ha riferito l’Amministrazione nazionale cinese per lo spazio (CNSA) attraverso il suo sito internet.
Pechino vorrebbe diventare una superpotenza nello spazio. Ha investito miliardi di dollari nel suo programma, che è gestito dai militari, e punta ad avere una propria stazione spaziale con presenza umana entro il 2022 e a inviare, in futuro, uomini sulla Luna. La missione lunare Chang’e, chiamata così in onore della divinità lunare della mitologia cinese, era stata lanciata a dicembre dalla città sudoccidentale di Xichang, dove c’è un centro spaziale di lancio. È la seconda sonda lunare cinese che raggiunge il Satellite, dopo Yutu del 2013.
Il lato lontano della Luna ha un terreno particolarmente accidentato e, per la rotazione della Terra, è sempre quella nascosta alla Terra. Chang’e-4 ha a bordo sei esperimenti cinesi e quattro dall’estero. Farà anche test sui minerali e sulla radiazione.
“È un’ottimo avvio”, ha detto We Weiren, il progettista capo del programma di esplorazione lunare in un’intervista alla televisione di stato CCTV. “Noi stiamo trasformando la Cina in una potenza aerospaziale”, ha proseguito.
Pechino intende inviare una seconda sonda lunare, Chang’e-5, quest’anno per raccogliere campioni e riportarli sulla Terra. È uno dei progetti ambiziosi di Pechino, che includono un lanciatore riutilizzabile entro il 2021, un razzo superpotente che dovrebbe portare carichi superiori a quelli della NASA e del lanciatore privato SpaceX, una base lunare, una stazione spaziale permanente e un rover per Marte.
Askanews