Quattro giorni di musica, mezzo milione di persone che hanno assistito a Woodstock. Per il 50° anniversario sono previste celebrazioni ed eventi
È riconosciuto come uno dei grandi avvenimenti musicali del secolo scorso, considerato sicuramente il più emblematico della storia della musica. Nell’agosto del 1969, all’epoca della guerra in Vietnam e della generazione hippy, in un anonimo paese dello stato di New York, Bethel, prendevano vita i 4 giorni che conclamarono il Woodstock Music and Art l’evento musicale per eccellenza. I biglietti venduti erano stati circa centomila ma, la sensazione di far parte di qualcosa di grande con lo scopo di diffondere ideologie pacifiste, aveva già dal giorno successivo all’apertura, fatto accorrere migliaia di persone, bloccando le strade intasate dalle auto e costringendo gli artisti a raggiungere il palco in elicottero.
32 furono gli artisti che si esibirono tra cui ricordiamo Joan Baez, Santana, Janis Joplin, The Who, Joe Cocker, Crosby, Nash & Young e l’indimenticabile Jimi Hendrix che concluse il festival con un’esibizione leggendaria. Inizialmente i media scrissero solo dei disagi attorno all’avvenimento ma l’unico giornalista, accreditato dal New York Times il primo giorno, dovette insistere per non scrivere solo dell’intasamento del traffico o dell’uso di droghe, riuscendo poi a convincere la redazione a descrivere la vera atmosfera sorprendentemente pacifica di quell’assemblea.
A volere fortemente la celebrazione del cinquantenario sono stati proprio gli organizzatori dell’edizione del 1969 che hanno proposto la stessa location, o meglio sulle ceneri di quella che era la fattoria originale, per un concerto da tenersi nel mese di agosto. La linea guida del concerto è stata descritta dai promotori come “una performance dal vivo di artisti importanti ed emergenti, in rappresentanza di molteplici generi e decenni, e conferenze di esperti di futuro e retro-tech”. Insomma dire tutto per non dire nulla.
Riserbo anche sui possibili artisti di cui, dal web si vocifera possano essere gruppi come Pearl Jam, Foo Fighters o Coldplay.
La gestione invece, sembra più problematica di quella che fu 50 anni fa: conta il totale cambiamento delle regole di sicurezza, di promozione pubblicitaria e di ingaggio degli artisti che rispondono ovviamente più a un ritorno mediatico costruito a tavolino dalle major dell’industria discografica. Premono gli sponsor che rispondono solo ad un mercato economico totalmente diverso da quello del secolo scorso. Le date previste sono dal 16 al 18 agosto con tutti gli hotel e Air B&B della zona già prenotati da tempo nonostante di quegli artisti che hanno fatto la storia dell’evento non sia rimasto pressochè nessuno. Si spera di vedere sul palco ancora Joan Baez e Carlos Santana come portavoce ufficiali o semplici traghettatori in un’epoca che sembra lontana molto più dei 50 anni effettivi.
La magia dell’epoca, di un mondo in cui si intuiva il cambiamento inesorabile e costruibile in quel momento non esiste più, ne rimane solo la carica simbolica difficilmente ripresentabile. Rimane inalterata la passione e il coinvolgimento che trasmette la musica ma ci domandiamo se esiste ancora la voglia di partecipare ad un evento del genere come motivo di scambio ideologico con altre persone o, solo, per condividere individualmente l’evento attraverso il proprio cellulare.
foto: Ansa