È uscito il nuovo album del noto cantautore Povia. Il titolo è „Scacco Matto“ e contiene 6 brani inediti più la canzone partecipante alla 60°esima edizione del Festival di Sanremo, “La Verità”, ispirata alla nota vicenda di Eluana Englaro.
Il tour „Scacco Matto Povia Tour 2010“ parte a fine marzo e proseguirà ad aprile e maggio 2010. Questa volta a Sanremo non ripete il ‘miracolo’ di “Luca era Gay”, dal testo foriero di polemiche ma dalla musica ritmata e trascinante che gli è valsa l’anno scorso il secondo posto.
Il cantautore milanese è venuto alla ribalta nel mondo della musica italiana grazie alla composizione di brani legati all’ attualità e canzoni, che riprendono in modo critico e scottante temi che hanno diviso l’opinione pubblica.
Giuseppe, partiamo da Sanremo. Il brano „La verità“, è incentrato sul problema dell’ eutanasia ed in particolare sulla storia di Eluana Englaro morta l’anno scorso, dopo essere stata per 17 anni in stato vegetativo. Ma tu sostieni che non è una canzone sull’eutanasia. Spiegaci meglio?
Infatti, non è una canzone sull’eutanasia. Il testo nasce semplicemente dalla mia consapevolezza di essere padre. È una canzone sulla vita, positiva. Mi sono immedesimato nella storia di Eluana Englaro e della battaglia condotta dal Papà.
Il testo di „La verità“ è scritto come se Eluana si rivolgesse in prima persona ai genitori e offrisse loro una dichiarazione d’amore e un ringraziamento. Nella canzone Eluana è una ragazza che ora si trova nella condizione di poter amare, correre e giocare liberamente.
Ti sei sentito poi con Beppino Englaro, il padre di Eluana?
Si si, mi ha telefonato alla fine del Festival, in tarda serata, e si è complimentato con me. Era molto contento di quello che ho fatto.
A Sanremo il pubblico nella seconda serata non ti ha accolto con i fischi, come accaduto nella serata precedente. Cosa è successo secondo te?
Probabilmente è stato un segno che le polemiche hanno lasciato il posto all’apprezzamento per una canzone musicalmente appetibile.
Cos’è la musica per te?
La musica per me è fondamentale. Per me ha avuto anche un risvolto terapeutico, ha rappresentato una via d’uscita dalla depressione che mi ha assillato sin da piccolo con fastidiose nevrosi, a volte incontrollabili. Scrivere canzoni, suonarle, e poi scriverne di nuove mi faceva e mi fa sentire bene. Andando avanti nella mia carriera artistica, la depressione con cui avevo imparato a convivere era come se si fosse addormentata. Io sapevo che c’era e stavo attento a non risvegliarla.
Tu sei una persona libera, coraggiosa, senza schieramento politico. Oltre a scrivere canzoni sei impegnato nel sociale e aiuti i bambini malati..…
Beh, dire che aiuto i bambini malati sembra che sia un benefattore. Ma in realtà musica e bambini è un connubio che a me piace molto. Mi ha anche aperto le porte del successo. Lo scorso novembre è uscito un album che si ciama “Non basta un sorriso” dedicato ai più piccolo, appunto. Un euro per ogni copia venduta sarà devoluto alla Fondazione dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze per la ricerca sulle malattie infantili.
È uscito il tuo nuovo minialbum, „Scacco Matto“. Sei soddisfatto del lavoro?
Sono molto soddisfatto e non vedo l’ora di portare in tour queste nuove canzoni. Scacco Matto“ contiene 7 canzoni, tra cui la „La verità“, presentata a Sanremo 2010. L’ultima canzone che chiude il CD è la canzone intitolata „Scacco Matto“. In questa canzone la vita è paragonata ad una partita a scacchi, in cui anche un semplice pedone può dare scacco matto. E io mi sento un semplice pedone che posso vincere.
Lo hai accenato, il tour: parti il 27 marzo da Livorno e girerai l’Italia. Ma ti piacerebbe ritornare a suonare e cantare anche in Svizzera?
Certo che mi piacerebbe. Ricordo molto bene il concerto all’interno del Festival „Gente di Mare“ lo scorso autunno dove ci siamo divertiti molto. Al pubblico è piacuto, e mi farebbe piacere ritornare da voi con tutta la band.
Bruno Indelicato