La Juventus riprova la fuga, il Napoli non ci crede, l’Inter ferma la crisi, in zona Champions tutte tengono il ritmo, colpaccio del Frosinone che avvicina il terzultimo posto
Non sbaglia due volte di seguito e la Juventus riporta il vantaggio a +11 sul Napoli e ora punta la Champions. La squadra di Allegri riprende la corsa in campionato imponendosi con autorità per 3-0 contro il Sassuolo. Sta ritrovando sé stessa la capolista e Allegri ha indicazioni positive per la preparazione dell’impegno di Champions League con l’Atletico Madrid. La Juventus è in crescita, ma nei primi 20 minuti ha fatto vedere ancora dei difetti nel reparto arretrato, soffrendo il possesso palla del Sassuolo che ha avuto l’occasione di segnare. Ma dopo il vantaggio di Khedira la Juventus ha dominato l’avversario, con il contributo di Cristiano Ronaldo (18° gol) presente nelle azioni dei tre i gol e già in clima Champions. La prossima gara contro il Frosinone venerdì, sarà la prova generale, nella quale Allegri limerà gli ultimi dettagli e troverà l’undici ideale per l’Atletico, provando a recuperare Paulo Dybala alla causa.
Il Napoli di Ancelotti in questa fase del campionato è incostante. La squadra sembra rassegnata, i giocatori non credono più al primo posto, ad accendere una speranza di scudetto. Alla convincente prova contro la Sampdoria segue una prestazione bella contro la Fiorentina, squadra che sa mettere in difficoltà l’avversario, ma il Napoli non ha la personalità e la mentalità vincente di una grande squadra. Tanti gli errori sotto porta e i giocatori chiave sono implosi, da Mertens a Callejon, da Milik a Fabian Ruiz e Insigne in attacco poco ispirati. Rispetto alla scorsa stagione il Napoli ha otto punti in meno, conseguenza logica di un calo di tensione causa la mancanza di validi obiettivi, se non quello di difendere il secondo posto. La Fiorentina gioca il suo onesto campionato con una squadra giovane e di talento, ma i risultati la tengono lontana da posti per l’Europa League, che potrebbe però raggiungere tramite la Coppa Italia. Si risveglia l’Inter e scaccia la crisi almeno fino a giovedì quando sarà impegnata in Europa League, ultima competizione per vincere un trofeo che manca da molto. La vittoria di misura (gol di Lautaro Martinez) sul sorprendente Parma, non ha risolto i problemi di Spalletti. In primis il caso Icardi, che da quando è alle prese con il rinnovo del contratto ha perso la via del gol, non segna da dicembre. Spalletti non si illude, anche se Perisic e Nainggolan mandano segnali positivi, e visto che la sua esperienza all’Inter probabilmente finirà, cerca di salvare la stagione che a metà è già deficitaria. La sconfitta interna spegne i sogni europei del Parma, che nessuno aveva ipotizzato, ma i 29 punti in classifica sono un buon viatico per raggiungere la salvezza.
Lo scenario per il quarto posto resta immutato. Alle vittorie di Lazio e Roma negli anticipi di giovedì e venerdì e a quella dell’Atalanta in rimonta sulla Spal, il Milan risponde con una convincente prestazione contro il Cagliari e si riprende la posizione che qualifica alla Champions League. I due acquisti di gennaio Paquetà e Piatek (grande affare il cambio con Higuain) hanno portato molta qualità nel gioco offensivo al Milan che si aggiunge ai progressi nella fase difensiva. Gattuso, oltre a carattere e personalità, lavora bene anche sull’assetto tattico e l’equilibrio tra i reparti e dopo le mille difficoltà sta raccogliendo i suoi frutti. Nel lotto di pretendenti il Milan sembra la squadra al momento più solida e attrezzata. A Bergamo nel prossimo turno la prova del nove, superata in parte nella sfida contro la Roma. Non esce invece dal tunnel il Cagliari, che non vince da cinque giornate, nonostante giochi a sprazzi un buon calcio, ma paga spesso cari gli errori in difesa. I sardi sono così risucchiati nella lotta salvezza, con il terz’ultimo posto a soli tre punti. Le avversarie del Milan però non mollano. La Lazio vince anche contro l’Empoli di misura. Senza fare prestazioni esaltanti (un gol di Caicedo basta) arrivano i punti che la collocano nell’orbita Champions. Brava la Lazio a difendere i risultati e sopperire bene alle assenze di Immobile, Luis Alberto e Parolo. Ora i sedicesimi di Europa League contro il Siviglia per confermare le ambizioni di questa stagione. Stesso discorso per la Roma che dopo le difficoltà e i segnali positivi contro il Milan, risale la classifica e può concentrarsi con tranquillità sulla gara di Champions contro il Porto. Di Francesco ritrova come d’incanto la sua Roma, che ha difeso con ordine e in attacco è stata cinica. Una vittoria convincente contro il Chievo. Tre gol che fanno morale e danno serenità per preparare con fiducia la sfida con i portoghesi che dirà se la Roma è definitivamente guarita. Tiene il ritmo anche l’Atalanta, brava a reagire a una situazione complicata e a sconfiggere in rimonta una Spal mai doma e che resta a lungo in partita. Una ripresa di carattere e personalità oscura la prestazione del primo tempo poco determinata e in balia della Spal incapace di approfittare dell’appannamento dell’Atalanta. Ilicic e il solito Zapata concretizzano la mole di gioco della squadra e Gasperini potrà preparare la sfida Champions contro il Milan con più tranquillità.
Si riavvicina alla zona Europa il Torino, che con molta difficoltà batte di misura l’Udinese, sfortunatissima. I granata non hanno incantato, ma hanno capitalizzato il gol del terzino Ola Aina. La brutta prestazione del Torino non lascia tranquillo Mazzarri (nervoso ed espulso per la quarta volta) per il proseguio della stagione. Molto rammarico per l’Udinese, alla quale vengono annullati due gol, De Paul si fa parare un rigore e nel finale la traversa nega il pari. La classifica resta precaria anche perché il Frosinone con la pesante vittoria a Genova contro la Sampdoria riduce lo svantaggio a -3. Torna a credere alla salvezza la squadra laziale che approfitta della Sampdoria più brutta della stagione e fa il colpaccio. A rilanciare il Frosinone sono le due vittorie esterne, mentre la Sampdoria confusa e poco lucida e in balia della tattica del Frosinone, rinunciataria e basata sulla voglia di lottare per chiudere gli spazi, rischia di spegnere il sogno Europa. Pari giusto tra Bologna e Genoa, che aiuta più i liguri, venuti in Emilia per uscire indenni e visto i risultati delle avversarie, si tiene a dovuta distanza dalla zona pericolante. Mihajlovic ha ridato un’identità al Bologna e ha recuperato un attaccante del calibro di Destro che torna al gol, ma manca ancora quel pizzico di personalità in più e la concretezza di sfruttare le occasioni per fare il salto di qualità.
G.S.
foto: Ansa