Cercando qualche risposta nel Fattore P
Ben trovati Lettori, riprendo col rispondere alle domande pervenute alla Redazione e per le quali la Psicologia può essere d’aiuto.
Il signor D. scrive:
Ho un problema con un collega di lavoro, ha un modo molto irrispettoso nei confronti miei ma anche degli altri, come posso comportarmi? Non vorrei parlare con il capo, non voglio sembrare uno che parla male dei colleghi.
Ad una domanda di questo tipo mi viene subito da fare una riflessione riguardante la tendenza umana ad autolimitarsi e a vedere solo una piccola parte dei tanti scenari che invece vigono davanti a noi. Per un collega che ha un modo irrispettoso di porsi ci sono più soluzioni anche alternative rispetto al parlare col proprio capo: confrontarsi con i colleghi, anch’essi presumibilmente minacciati dal comportamento dell’imputato in questione, oppure parlare direttamente con questo ultimo magari in un contesto protetto come insieme ad altre persone. Specialmente se si è portavoce di una insofferenza generale perché non affrontare insieme il problema? Magari si può pensare di poter offendere l’altro e metterlo in una posizione scomoda…ma per questo un trucco c’è: quando l’altro ha un comportamento che non ci piace, dobbiamo sempre domandarci almeno due perché – perché non mi piace e perché lo fa -, questo consente di inquadrare in primis il contributo che abbiamo noi rispetto al comportamento antipatico dell’altro e in più ci permette di comprenderlo ossia non giudicarlo e attaccarlo ma contestualizzarlo nel peculiare modo di essere dell’altra persona. Con questo approccio difficilmente si corre il rischio di farci e fare male.
Dopo di ché anche il parlare con il capo è una buona idea a cui non rinunciare solo per la paura esposta ovvero la preoccupazione di passar male agli occhi degli altri: anche con il capo il problema deve essere posto in maniera costruttiva, partendo dalla constatazione che il clima creatosi non è dei migliori e che se ci si sta esponendo lo si fa per migliorare la situazione non per peggiorarla. È importante avere buoni rapporti con colleghi e superiori, anche da un punto di vista produttivo – meglio si sta sul posto di lavoro, più si rende! – per questo pero bisogna puntare all’onestà e alla trasparenza, approcciandosi all’altro con comprensione ed empatia.
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