Solita Juventus in campionato, convince il Napoli, l’Inter pareggia e il Milan, sempre quarto, si avvicina insieme alla Roma, il Torino vede l’Europa, solo la Spal muove la classifica in zona salvezza
In campionato la Juventus continua a vincere (22. vittoria), ma dalla cocente delusione di Madrid non si è ancora ripresa. A Bologna vince di misura e con tanta fatica, contro un avversario intraprendente, che avrebbe meritato almeno il pari. Allegri non ne ha tratto segnali positivi in vista del ritorno contro l’Atletico Madrid il 12 marzo. La squadra ha giocato frastornata (Cristiano Ronaldo incluso) e psicologicamente bloccata. Fino alla rete di Dybala, partito dalla panchina, la Juventus non è stata mai pericolosa e i giocatori non hanno mai trovato la giusta convinzione nel sistema di gioco. La batosta, anche per il morale, in Champions League non è stata ancora assorbita, ma almeno la vittoria in tempi difficili può essere energia per preparare la gara di ritorno. Un contributo potrà darlo anche la sfida di vertice contro il Napoli domenica prossima. Il Bologna dopo due positive prestazioni contro Roma e Juventus rimane a mane vuote, ma Mihajlovic appare in grado di conquistare i punti per la salvezza.
Alla qualificazione in Europa League (ottavi contro il Salisburgo), con dichiarata convinzione di voler vincere il trofeo, segue una vittoria convincente sul campo del Parma che permette al Napoli di consolidare il secondo posto. Sono questi i due obiettivi che Ancelotti proverà a portare in porto in questa stagione. L’impossibile missione di vincere lo scudetto (troppo tardi) consente al Napoli di gestire con tranquillità il torneo europeo, nel quale Ancelotti riserverà tutte le energie. Tutta la rosa risponde bene quando chiamata in causa, anche se qualche indicazione negativa Ancelotti l’ha percepita, come lo spaesamento di Mertens e qualche ingenuità difensiva. A Parma l’undici schierato dall’inizio ha dominato sotto tutti gli aspetti dimostrando il suo strapotere tecnico e andando per ben quattro volte in gol, Milik protagonista con una doppietta, e ha scacciato la crisi del gol. Il Parma ha sofferto il Napoli e non è mai riuscito a ripartire e rendersi pericoloso. Emiliani che stanno implodendo e dovranno ritrovarsi per non sperperare il vantaggio sul terzultimo posto.
L’Inter sente il fiato sul collo di Milan a -2 e della Roma a -3 dopo il pari rocambolesco (3-3) contro la Fiorentina, in una gara emozionante e infinita, dai ritmi alti e con la VAR protagonista. Sei reti con gol bellissimi tra due squadre che hanno giocato a viso aperto, libere da tatticismi. Calcio vibrante con continui capovolgimenti di fronte e risultato. Fiorentina in vantaggio subito, l’Inter ribalta nel primo tempo e va sul 3-1 con Perisic, insieme a Naingollan due giocatori recuperati da quando Icardi è assente, poi l’arrembaggio viola fino al gol del pareggio giunto al 101’ con un rigore molto dubbio, dopo la consultazione della VAR. La moviola è stata visualizzata in tutte le azioni decisive dall’arbitro Abisso, molto insicuro, che in generale con l’aiuto del VAR ha preso le decisioni giuste; gol del vantaggio viola, rigore all’Inter e gol annullato a Biraghi, con qualche ombra sul rigore della Fiorentina. Il pari oggettivamente è giusto tra due squadre in salute. L’Inter ha scacciato la crisi e non sembra sentire la mancanza di Icardi, è tornata compatta, ma la classifica adesso è meno stabile e il posto in Champions è tornato a rischio. Il punto tiene vivo il sogno Europa per la Fiorentina che ha dimostrato di avere le qualità per arrivare sesta e fino in fondo in Coppa Italia.
Il Milan non sbaglia grazie a una grande personalità e determinazione in combinazione con un gioco lineare ed efficace. I rossoneri battono l’Empoli con una convincente prova nel secondo tempo e ora vedono la Champions consolidando il quarto posto. Il lavoro di Gattuso sta dando i suoi frutti, la sua squadra si permette poche sbavature (l’atteggiamento nel primo tempo) e dopo il periodo difficile prima della pausa invernale ha dato una identità al suo Milan, che gioca con molto equilibrio tra i reparti. Buone anche le risposte dei giocatori non titolari: Castillejo non ha fatto rimpiangere Suso, Conti come esterno destro ha confermato le sue qualità e Biglia al rientro sarà una pedina in più per raggiungere l’obiettivo Champions. L’Empoli dura un solo tempo e poi crolla sotto i colpi del Milan, ma i punti salvezza passano per altre partite. Ancora con il brividio, ma la Roma all’ultimo respiro riesce a tenere la scia del Milan. All’ultimo minuto del recupero Dzeko risolve una gara inaspettatamente complicata contro il Frosinone, che ha retto degnamente il confronto, e regala una soffertissima vittoria alla Roma. Di Francesco ringrazia i suoi campioni per aver risolto una gara pieni di errori, di amnesie continue e un atteggiamento impacciato che ha motivato il Frosinone. All’orizzonte c’è il derby con la Lazio e il ritorno tutt’altro che facile contro il Porto, ma ci vorranno ben altre prestazioni durante tutti i 90’ per non farsi sfuggire gli obiettivi. Il Frosinone avrebbe meritato il punto, che sarebbe stato pesante nella lotta salvezza, anche perché chi sta davanti non muove la classifica. Ma per raggiungere il traguardo non può permettersi svarioni come sul contropiede che ha dato la vittoria alla Roma e vanificare una gara giocata con carattere.
Il Torino punta deciso all’Europa League e l’Atalanta esce dalla lotta per il quarto posto. È questo il verdetto di Torino-Atalanta, sfida che i granata si aggiudicano con merito per essere stati più costanti e cinici dei bergamaschi e quasi perfetti in difesa, dove il Torino non subisce gol da 493 minuti. L’Atalanta è brava per un tempo, ma non concretizza la mole di gioco e cala dopo il 2-0 ad inizio ripresa e si disunisce. Il Torino gestisce il risultato dominando e adesso è chiamato a confermare le sue ambizioni europee nelle prossime gare, mentre l’Atalanta proverà a ripartire nella semifinale di Coppa Italia contro la Fiorentina. Non molla il sesto posto anche la Sampdoria, vittoriosa contro il Cagliari, in una gara che le squadre hanno affrontato molto rimaneggiate. I liguri tornano alla vittoria dopo tre sconfitte consecutive, ma convincono solo nella ripresa, quando schiacciano i sardi, salvati dal portiere Cragno, con più convinzione e legittimano l’1-0, arrivato con un rigore generoso trasformato da Quagliarella al 66’. La Sampdoria tiene accesa la speranza, mentre il Cagliari dovrà faticare in ogni gara per arrivare alla salvezza. In questa lotta il Chievo sembra rassegnato, incapace di superare il Genoa, che conquista un punto a Verona, da mettere in cascina con l’aggancio a 29 punti del Parma. Un gradino più su c’è il Sassuolo che manca l’occasione di allungare, concedendo il pari, tutto sommato giusto, alla Spal che aumenta a quattro punti il vantaggio sul Bologna.
G.S.
foto: Ansa