Dalla Lega la proposta di assistenza a domicilio simile al servizio di cura post parto già esistente in Svizzera
Chi ha avuto la possibilità di partorire in Svizzera ha sicuramente potuto usufruire del servizio di assistenza e cura dopo il parto (Wochenbettbetreuung), ovvero la visita di una levatrice direttamente a casa nei giorni successivi al parto. La figura professionale che compie le visite a domicilio, la Hebamme, cioè la levatrice, ha il compito di aiutare la madre nei primissimi giorni dopo il parto, fare delle visite fisiche al bimbo e alla madre e discutere e rassicurare i neo genitori su questioni che riguardano la crescita e le cure del neonato oltre che accertarsi della condizione salute mentale e fisica della mamma.
Il servizio, che per molte neomamme è considerato molto utile e necessario soprattutto a chi è alle prese con la prima maternità. In questi giorni la Lega ha avanzato una proposta di legge per tutti i neogenitori che vivono l’esperienza eccezionale ma molto stressante del dopo parto. L’idea arriva da due donne, due deputate leghiste che hanno firmato il testo l’11 febbraio scorso, Vania Valbusa e Rossana Boldi, e quindi è in via di definizione. Le due ideatrici hanno pensato proprio al periodo più difficile e complicato della maternità, quello subito dopo il parto che vede la neo mamma e il neo papà alle prese con la nuova creatura da accudire. Molti genitori, del tutto impreparati a gestire un bambino così piccolo, cadono presto in una condizione di stress ed agitazione, se non di vera e propria depressione. Per non parlare inoltre delle coppie che vivono lontane dalla propria famiglia di origine o hanno genitori troppo anziani per cui non possono godere dell’assistenza e dei consigli di chi ha necessariamente più esperienza di loro.
È per questi motivi che le due deputate leghiste hanno pensato alla figura di un’assistente domiciliare post-natale. Si tratta di un professionista che può affiancare i genitori durante i primi mesi di vita del bambino, anche per argomenti come l’allattamento.
Dovrebbe essere una figura a metà tra la puericultrice e l’ostetrica, che possa rassicurare, mediare, calmare e far ritrovare il giusto equilibrio alla coppia. Il servizio di assistenza domiciliare post parto, dunque, è stato pensato per i neogenitori per aiutarli nelle prime cure. La pdl è la numero 1581 ed è intitolata ‘Istituzione del servizio di assistenza domiciliare postnatale’.
I punti salienti del testo sono stati anticipati da Adnkronos a cui Boldi ha spiegato che “l’obiettivo è istituire in ogni Regione un sostegno da parte delle ostetriche e delle puericultrici alle neomamme, che quando tornano a casa si trovano da sole a fronteggiare situazioni che non conoscono e le spaventano”.
“Dopo il parto diventa fondamentale – assicura Boldi – il conforto di avere da una persona competente e professionale un consiglio su come allattare il bambino, sulla quantità di latte, anche per sentirsi più tranquille e sorrette, in un momento così delicato della vita, in cui le mamme sono particolarmente fragili e sensibili, soprattutto quando non hai alle spalle una famiglia che le sorregge come una volta”, conclude Boldi.