Il Napoli snobba il campionato, Milan e Inter appuntamento per il derby, la Roma tiene, frena la Lazio, Torino e Atalanta non mollano, in fondo alla classifica sale il Bologna
Il distacco dalla vetta (-18) non è più rilevante, serve solo a sottolineare la strapotenza della Juventus nel calcio italiano orami da otto anni. Difatti il Napoli sembra rassegnato e contro il Sassuolo acciuffa il pareggio solo allo scadere. La squadra di Ancelotti ha giocato sottotono, quasi disinteressata al campionato (molti titolari in panchina) e concentrata a gestire la stagione, con l’Europa League come obiettivo ambito. Il Napoli con l’arrivo di Ancelotti era partito con entusiasmo e l’ambizione di tenere testa alla Juventus, ma è rimasto per l’ennesima volta una squadra incompiuta, senza il salto di qualità per diventare una grande, nonostante la rosa sia la stessa della scorsa stagione, quella del record di punti. Gestire la squadra sul piano della motivazione fino alla fine è un compito arduo per Ancelotti, anche perché manca l’entusiasmo per un obiettivo in campionato: difendere il secondo posto non è proprio il massimo. Il Milan è alla quinta vittoria consecutiva dopo la vittoria a Verona contro un volitivo Chievo. Missione compiuta in una gara da vincere per consolidare il terzo posto (a 51 punti). La squadra di Gattuso (espulso per proteste) può preparare con il morale alle stelle il derby contro l’Inter domenica prossima, ma il tecnico non può essere contento per il gioco espresso, in molte fasi macchinoso. Le note liete sono il pieno recupero di Biglia e l’attaccante Piatek, ancora decisivo, ottavo gol con il Milan. Affidabile anche Calhanoglu, entrato al posto di uno stanco Paquetà, cambiando con le sue giocate un Milan abulico. Confermata anche la solidità della difesa, Donnarumma quasi inoperoso, e del centrocampo in fase difensiva. Solo gli esterni di destra Conti (disattento sul gol clivense) e Suso (mai incisivo) hanno sofferto, giocando sotto le loro possibilità. Le alternative a Gattuso però non mancano e per il fine stagione ha molte carte da giocarsi. Testa al derby anche per l’Inter che non fallisce la gara interna contro la Spal e resta a un punto dal Milan con l’opzione del sorpasso nello scontro diretto. La gara l’Inter l’ha risolta solo dopo 70 minuti sofferti, contro un avversario che gioca ordinato, ma che si spegne dopo lo svantaggio. Anche Spalletti ha visto la sua squadra in difficoltà nel costruire gioco, i due gol di Politano e Gagliardini sono le uniche occasioni verso la porta della Spal. Bene sul piano della determinazione e personalità e positivo lo spirito di gruppo alla ricerca della vittoria. Giovedì l’impegno in Europa League e poi il derby saranno indicativi per indirizzare la stagione, nella speranza di recuperare Icardi per lo sprint finale, ma l’Inter le affronterà in piena emergenza.
Dopo la pesante sconfitta nel derby e l’eliminazione in Champions League, la Roma è ripartita da Claudio Ranieri che ha sostituito Di Francesco. L’esordio del neo tecnico giallorosso, che ha dovuto rinunciare a molti giocatori tra squalifiche (Fazio, Kolarov e Dzeko) e infortuni (Under, Pellegrini, De Rossi e Manolas), è stato positivo. In chiave Champions i giallorossi restano in scia delle milanesi con la vittoria di misura sull’Empoli, che si è visto annullare il gol del 2-2 dal VAR al 90’. Con qualche affanno una timorosa Roma ha portato a casa il risultato pieno. Ranieri ha visto una squadra non brillante che ha faticato a proporsi in avanti per la manovra lenta e prevedibile. Il tecnico avrà i suoi grattacapi e tanto lavoro per dare un assetto alla squadra e rianimare la sua Roma. Per ora si tiene stretti i tre punti importantissimi. Rallenta la Lazio fermata dalla Fiorentina sul pareggio. Il risultato di Firenze è giusto, ma non soddisfa nessuna delle due squadre. I laziali perdono terreno dal quarto posto, ma devono fare mea culpa per non avere sfruttato le tante palle gol create nel primo tempo, nel quale hanno dominato la Fiorentina. La squadra di Pioli ha reagito nella ripresa con carattere rimontando ancora una volta il risultato, ma non basta per le ambizioni europee. Lo svantaggio sul sesto posto dista ora sette punti. Ambizioni che tengono vive Torino e Atalanta, entrambe vittoriose fuori casa. Il Torino rimedia ad un brutto primo tempo contro il Frosinone, rimontando il risultato grazie alla doppietta di Belotti e a un atteggiamento più convinto nella ripresa. Dominio e gestione del vantaggio per la settima gara senza sconfitte e sogno europeo più che vivo. Per il Frosinone la classifica piange e la salvezza è sempre più complicata. A Genova è stata una gara intensa e a sprazzi nervosa (espulso Gasperini), maschia e dura che alla fine ha premiato l’Atalanta, più concreta. La Sampdoria ha retto il confronto, ma ha perso per l’incapacità di sfruttare i momenti decisivi, troppe le occasioni da gol mancate. L’Atalanta ha dimostrato di essere più esperta nel gestire le gare decisive, legittimando le ambizioni europee, mentre la Sampdoria perde non solo lo scontro diretto, ma anche le speranze di arrivare al sesto posto.
Nella bassa classifica sorride il Bologna che approfitta delle sconfitte delle concorrenti Spal, Empoli e Frosinone per avvicinarle. Nella sfida salvezza contro il Cagliari, reduce dalla convincente vittoria contro l’Inter, gli emiliani tornano alla vittoria. Sono tre punti importanti in chiave salvezza e arrivati al momento propizio per scacciare le nubi di crisi dopo la sconfitta a Udine. Premiato il coraggio e lo spirito del Bologna di giocare una gara all’attacco, mentre il Cagliari è stato troppo attendista e la classifica torna in bilico. Non dovrà sbagliare le prossime gare per non essere risucchiato nella zona pericolosa.
G.S.
foto: Ansa