La settimana scorsa un uomo ha sequestrato un bus con 52 ragazzi, due classi di una scuola media, li ha incatenati, ha cosparso il mezzo di benzina e ha seminato il terrore per lunghissimi 50 minuti. Le intenzioni di Ousseynou Sy, il conducente del bus nonché sequestratore, non sono chiare. Lui ha origini senegalesi, è nato il Francia e ha la cittadinanza italiana dal 2004.
A suo carico ha anche dei precedenti penali, una condanna definitiva a un anno con pena sospesa per violenza sessuale su minore del 2018 e precedenti per guida in stato di ebbrezza. Nonostante questo, da 15 anni lavorava come conducente nella ditta Autoguidovie di Crema. Con il suo folle gesto, Sy pensa di poter dare un forte segnale contro le morti del Mediterraneo: “continuava a dire che le persone in Africa muoiono e la colpa è di Di Maio e di Salvini”, hanno dichiarato i ragazzi sfuggiti alla strage. Se le forze dell’ordine non fossero intervenute in tempo e con un’azione perfetta in questo momento avremmo potuto parlare di vittime innocenti. Ma se non è stato così, se le forze dell’ordine hanno potuto agire tempestivamente, è soprattutto grazie ad alcuni ragazzi sul bus che sono riusciti a recuperare i telefoni ed avvisare carabinieri e genitori, per questo ora parliamo di giovani eroi.
Questa volta però il fatto di cronaca non si sposa bene con il tormentone degli stranieri in Italia e la propaganda xenofoba degli ultimi tempi, perché due dei ragazzi che hanno avvisato le forze dell’ordine hanno origini straniere. Per questo motivo si discute sulla possibilità di concedere la cittadinanza italiana a Ramy e Adam, rispettivamente di origini egiziane e marocchine. Mentre sembra che da parte dei pentastellati ci sia la volontà di assecondare una “rapida risoluzione per quanto riguarda la cittadinanza per meriti speciali” che è meritata per il “gesto straordinario” compiuto, come afferma Luigi Di Maio parlando di Ramy, non è dello stesso parere Matteo Salvini. Il Ministro dell’interno, commentando il caso che lo ha reso “Orgoglioso delle nostre Forze dell’Ordine”, sulla possibilità di introdurre lo Ius Soli nei confronti di Ramy, Matteo Salvini ha candidamente scherzato dicendo “si faccia eleggere in Parlamento e cambi la legge, per ora va bene così”. Che poco tatto ha usato il Ministro nei confronti di un ragazzino che ha “solamente” salvato 50 compagni… La risposta è arrivata proprio dai due tredicenni che, in diretta tv a ‘Che tempo che fa’, su RaiUno, hanno confessato il loro desiderio di diventare entrambi carabinieri. “Sono stati bravissimi a darci le indicazioni” ha detto Maurizio Atzori, il carabiniere che ha risposto alla telefonata di Adam e che era presente nello studio di Fabio Fazio con il carabiniere scelto Aldo Alberto Leone, intervenuto per bloccare il bus sequestrato con gli studenti a bordo e che per l’occasione hanno regalato ai due giovani eroi i cappelli dell’Arma dei militari. Sarà orgoglioso anche di loro, un giorno, Matteo Salvini, noi lo siamo anche oggi!
foto: Ansa