L’Ufficio federale di statistica ha calcolato nuove tavole di mortalità per le generazioni nate o che nasceranno tra il 1876 e il 2030 sulla base di un modello elaborato per la Svizzera
Le nuove tavole di mortalità longitudinali hanno messo in luce che la durata di vita media delle varie generazioni è aumentata regolarmente. Tra la generazione nata nel 1876 e quella nata nel 1917 la durata di vita media si è allungata di circa 20 anni. È passata da poco più di 43 a 63 anni per gli uomini e da 47 a 70 anni per le donne. L’aumento è dovuto in ampia misura alla diminuzione della mortalità infantile e alla riduzione del numero di decessi a causa di malattie infettive a tutte le età. Essendo stati ottenuti semplicemente a partire dai dati osservati, i valori per queste generazioni sono da considerarsi definitivi. A seconda del modello e delle osservazioni, la durata di vita media degli uomini nati nel 1967 sarà sicuramente vicina a 82 anni e quella delle donne nate lo stesso anno a 87 anni. L’aumento della durata di vita tra le generazioni 1917 e 1967 è chiaramente da ricondurre alla diminuzione della mortalità per malattie cardiovascolari, in particolare in età avanzata. Posto che quest’andamento della mortalità perduri, il modello consente di giungere alla conclusione che gli uomini e le donne nate nel 2017 vivranno in media fino a rispettivamente 91 e 94 anni.
Progressi anche in età avanzata
Anche gli anni potenziali che rimangono da vivere a 65 anni sono aumentati considerevolmente di generazione in generazione. Tra la generazione 1876 e quella 1917, sono passati da 12 a 16 anni per gli uomini e da 14 a 20 anni per le donne. In considerazione dell’andamento della mortalità già in parte osservato tra le persone di età avanzata, si può dedurre che anche le generazioni seguenti saranno caratterizzate da grandi progressi in tal senso. La durata di vita rimanente per gli uomini e le donne nati nel 1952, che pertanto hanno raggiunto i 65 anni nel 2017, dovrebbe probabilmente attestarsi in media a poco più di 21 e 25 anni rispettivamente. Gli uomini e le donne nati nel 2017, quando a loro volta avranno raggiunto il traguardo dei 65 anni, potrebbero vivere in media ancora 28 e 30 anni.
Grandi incertezze per i centenari
L’analisi longitudinale della mortalità permette di constatare che solo alcune persone della generazione nata nel 1917 hanno raggiunto i cent’anni (lo 0,4% degli uomini e l’1,7% delle donne). La proiezione delle quote di centenari per quanto riguarda la generazione 1967 è pari rispettivamente al 4 e all’11%, mentre per la generazione 2017 le tavole indicano 15 e 26%. Queste proporzioni sono da considerarsi delle stime. Infatti la probabilità che queste tavole riflettano fedelmente la realtà è sempre minore man mano che l’orizzonte temporale si allontana.
Fonte dati: UST