“Zero, il folle” Nuovo album e un nuovo tour per l’eclettico e trasformista Renato Zero
“Il folle esprime il rifiuto di ogni autorità e si alimenta dei desideri nascosti di chi lo giudica e segretamente vorrebbe assomigliargli.La Storia l’hanno fatta i folli: Gesù, Galileo, Mozart, Martin Luther King, John Lennon, Pasolini, Steve Jobs. Non vergognarsi mai e osare tutto, per rendere eterna la giovinezza”. Così presenta, alla stampa, il suo nuovo lavoro discografico Renato Zero, parlando di sé stesso, della sua natura che è sempre stata così estroversa e contro ogni convenzione, fregandosene di tutto, dei suoi trucchi glitterati, dei suoi costumi piumati, delle sue esibizioni, giustificandosi con un unico comun denominatore: la follia.
Il cantante romano finalmente riempie quel vuoto che i suoi fan, i suoi sorcini, percepivano da troppo tempo. Da ottobre torna con un album in cui conferma di non essere invecchiato, di non voler deludere il proprio pubblico, senza la preoccupazione che le rughe lo possano intristire. Si dichiara come “un giovane maturo, un alunno e un professore” come a stabile un’età senza tempo ma ricca ancora di canzoni da regalare. Le immagini che accompagnano l’uscita dell’album sono emblematiche e abbandonano quel look da black austerity che lo aveva descritto negli ultimi anni. È quasi un ritorno ai colori del primo Zero, di Amico, di “il Cielo” con un uso di colori sgargianti e parrucche voluminose, asiatiche come un imperatore giapponese o rinascimentali quasi alla maleficent, una sorta di versione al maschile della strega di Biancaneve. Gioca con l’hair stylist Renato, ma elimina quel trucco pesante, bistrato, per lasciare ben visibile il suo viso e soprattutto il suo sguardo diretto come fosse un richiamo, non un richiamo di un folle, badate bene, ma il sussurro di un artista che ti invita ad ascoltare quello che, in fondo, ci si aspetta da lui, senza un finale a sorpresa. Certo è che le sue canzoni hanno segnato il tempo di una generazione e rientra, per merito indiscusso, nel palmares dei cantanti più amati della discografia italiana. I suoi spettacoli sono tra i più strutturati e ricchi di scenografie di tutto il panorama musicale italiano, eventi in cui pochi sono rimasti delusi. In anteprima, per tutti coloro che non possono essere presenti ai concerti, uscirà un cofanetto “Mille e uno Zero” la storia di un inguaribile trasformista contenente la sua discografia e interviste inedite. Tra i rumors sul nuovo album “Zero il Folle ”si sa che verrà prodotto a Londra da Trevor Horn che già collaboratore di artisti del calibro di Paul McCartney e Rod Steward.
Il tour partirà il primo novembre da Palazzo dello sport di Roma (4 date) per poi approdare a Firenze, Mantova, Pesaro, Livorno, Torino, Bologna, Milano, Eboli e Bari. I biglietti per gli eventi sono disponibili sul sito di Renato Zero (Renatozero.it) oppure sul sito di vivaticket.it . Per il concerto di Assago a Milano dell’11 e 12 gennaio 2020 i biglietti partono da un prezzo di 42 euro fino ad 84 euro per la tribuna gold.
foto: Ansa