Non toccategli il Roland Garros. Il suo regno è inespugnabile. Rafael Nadal fa 12 su 12 finali sulla terra rossa di Parigi. Nessuno nella storia del tennis ha vinto per dodici volte lo stesso Slam. Il 33enne spagnolo è una leggenda vivente. A spodestare Nadal dal trono ci ha provato per la seconda volta consecutiva Dominik Thiem, 25enn austriaco. Si è avvicinato al giocatore più grande della storia sulla terra rossa, ha resistito due set, vincendo il secondo, poi Nadal l’ha cancellato dal campo. La finale tra i due tennisti più bravi sulla superfice rossa è finita 6-3, 5-7, 6-1, 6-1 dopo tre ore di gioco. Per il mancino di Manacor è il 18° Slam in carriera a due da Federer e mai così vicino allo svizzero. La finale è stata a senso unico dopo il secondo set vinto da Thiem. Per due ore l’austriaco è riuscito a mantenere l’equilibrio giocando a tratti meglio di Nadal, ma lo spagnolo ha barcollato per poco, senza crollare come nelle precedenti 11 finali. La pausa prima del terzo set ha rigenerato Nadal, che ha cambiato tattica e atteggiamento. Con successo. Nadal ha alzato il livello tecnico della sfida, fin lì molto muscolare, e Thiem è praticamente uscito dalla finale. Nadal ha sfoderato una stabilità impressionante nel rovescio, a rete ha chiuso gli scambi con perfette conclusioni e anche la battuta è stata un’arma micidiale per con coinvolgere a scambi lunghi Thiem, preciso nella profondità dei colpi che ha smarrito nel terzo e quarto set, anche per avere perso la concentrazione e spinta mentale. Onore delle armi a Thiem che ha tentato il possibile, ma forse era condizionato dall’interminabile semifinale con Djokovic. Nadal è stato però superiore in tutto, non solo in finale, ma durante tutto il torneo, dove è arrivato in perfette condizioni dopo un inizio difficile sulla terra rossa. Appuntamento alla prossima magia. Nadal non ha nessuna voglia di abdicare
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