“Raiperunanotte”, la serata evento condotta da Michele Santoro dal Paladozza di Bologna e trasmessa in diretta televisiva su piattaforma satellitare, analogica e digitale e su diversi siti internet, ha diviso il mondo politico a ridosso delle elezioni regionali.
È stato un “un sisma di inaudite proporzioni”, “un risultato straordinario” afferma il giornalista secondo cui il programma avrebbe ottenuto il 13% di share. Valutazione non condivisa dal portavoce del Pdl Daniele Capezzone, secondo cui “la serata si è risolta in un poderoso flop per Michele Santoro. Su Sky,ha rimediato uno striminzito 2%, 450mila ascoltatori, essendo battuto perfino dalle vituperate tribune-conferenze stampa Rai, che hanno ottenuto il 3%. Poi Santoro – aggiunge Capezzone – cercherà di affastellare numeri, di sommare mele e pere. Ma le chiacchiere stanno a zero. E questi numeri danno il senso di una trasmissione non solo violenta, ma anche fallimentare”.
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, al termine della cena del Consiglio europeo a Bruxelles, rispondendo ad una domanda dei giornalisti sulla multa comminata dall’Agcom al Tg1 e al Tg5, aveva detto che l’autorità garante “dovrebbe impegnare le sue forze” per “sanzionare” le trasmissioni di Santoro che “sono veramente inaccettabili, un obbrobrio incivile e barbaro”.
Secondo il segretario del Partito Democratico, Pier Luigi Bersani, “Raiperunanotte” dimostra che “la censura nei tempi moderni è inutile, è un’assurdità, può perfino essere un boomerang”.
Bersani invita poi Berlusconi ad avere “un atteggiamento meno ossessivo. Il premier non si accontenta mai – aggiunge il segretario del Pd – pur essendo ben piazzato nel sistema dell’informazione”.
Critiche unanimi da parte del centrodestra all’iniziativa: secondo il coordinatore del Pdl Sandro Bondi “il filo conduttore della trasmissione di Santoro è il disprezzo che certi giornalisti e cosiddetti intellettuali manifestano nei confronti del popolo e della democrazia. Il loro sogno sarebbe quello di abolire le elezioni democratiche finché i cittadini tutti non siano ammaestrati alle loro false ideologie e alle loro ipocrite presunzioni – sostiene Bondi –. C’è da rabbrividire al pensiero che possano un domani avere le redini del Governo”.
Per il presidente dei senatori dell’Idv Felice Belisario, invece, gli esponenti del centrodestra parlano di flop “solo per esorcizzare, ad un passo dal voto, il grande successo di Santoro. Raiperunanotte ha ottenuto più di 100.000 connessioni in contemporanea, oltre ai tantissimi telespettatori che hanno seguito la trasmissione sui vari canali tv. Questo è un vero e proprio trionfo”.
Per il segretario della Fnsi, Franco Siddi “Raiperunanotte è la conferma che tentare di limitare o impedire la libertà di espressione di tutti non paga. La censura totale nel tempo moderno non regge e gli antidoti che in questa epoca si possono mettere a punto possono fare anche male a chi vuole la censura.
Il tema è, ancora una volta, la libertà e su questo terreno non ci può essere discussione che possa considerare legittima qualsiasi forma di censura ancor peggio se preventiva. Il risultato della manifestazione di ieri notte a Bologna – continua Siddi – conferma quanto in tanti già sapevamo e denunciavamo da tempo e diventa immediatamente un chiaro, ineludibile, campanello di allarme per la tv pubblica e, più in generale per quella tradizionale”.
“Finora avevo dovuto chiedere alla Rai il permesso se il più innocuo dei dibattiti ai quali partecipavo veniva ripreso dalla più piccola televisione locale. Ieri sera ogni regola è stata frantumata, in una manifestazione che mi ha lasciato sgomento – commenta il conduttore di Porta a Porta Bruno Vespa –. Vedremo a questo punto se la Rai è ancora un’azienda o un posto in cui si gioca a ‘tana liberi tutti’”.
Alla trasmissione realizzata da Santoro e dallo staff di Annozero per protestare contro il blocco dei talk show imposto alla televisione pubblica è intervenuto anche Roberto Benigni, che ha ironizzato sul concetto di “libertà”: “In quale altro Paese, si può manifestare contro i giudici? In nessuno ma nel nostro sì. In quale altro Paese si possono fare leggi ad personam? Da nessuna parte tranne che in Italia. In quale Paese si può chiudere una trasmissione? In nessuno, solo qui. Quindi è il Paese della Libertà”.