“Usare denaro sarà facile come condividere foto”
“Con Libra, usare denaro sarà facile come condividere foto”. Questo il messaggio con cui il Ceo Mark Zuckerberg ha presentato la criptovaluta di Facebook, che sarà disponibile dalla prima metà del 2020 e con cui spera di rivoluzionare il mondo dei pagamenti.
“La missione di Libra è creare una semplice infrastruttura finanziaria globale per miliardi di persone in tutto il mondo. Aspiriamo a rendere facile per tutti inviare e ricevere denaro proprio come si usano le nostre app per condividere istantaneamente messaggi e foto” ha scritto Zuckerberg, in un post sul suo profilo Facebook.
“Essere in grado di utilizzare il denaro virtuale può avere un importante impatto positivo sulla vita delle persone perché non si deve sempre portare denaro contante, che può essere insicuro, o pagare commissioni per i trasferimenti. Questo è particolarmente importante per le persone che non hanno accesso alle banche tradizionali o ai servizi finanziari. Al momento, circa un miliardo di persone non ha un conto in banca, ma possiede un telefono cellulare”.
“Libra non è un attacco al sistema bancario”
La scommessa di Facebook criptovalute “non è un attacco al sistema bancario” perché con il lancio di Libra il social network “non si pone come antagonista ai moderni player del settore finanziario”. Lo ha spiegato Valeria Portale, direttore dell’Osservatorio Blockchain e Distribuited Ledger del Politecnico di Milano, commentando il lancio di Libra, la criptovaluta firmata Facebook presentata la scorsa settimana da Mark Zuckerberg. “Le banche non devono temere di essere già sconfitte dall’avanzata di criptovalute come quella di Facebook. Ma non possono certamente stare a guardare, perché gli equilibri potrebbero mutare velocemente”, ha sottolineato Portale.
Per ora, ha detto la direttrice dell’Osservatorio, “il mondo bancario rimane molto forte perché il settore dei pagamenti richiede ai player asset fondamentali senza i quali non è possibile competere: fiducia dei consumatori, accettazione, velocità del processo di pagamento e l’accesso ai fondi dei consumatori”. In futuro, però, “altri asset, che oggi non sono fondamentali, potrebbero rappresentare un vantaggio competitivo”, come la capacità di garantire funzioni aggiuntive, il controllo e l’utilizzo dei dati o il coinvolgimento dei clienti.
Nel pianeta delle criptovalute non si muove soltanto Facebook. Secondo i calcoli dell’Osservatorio oggi sono 2.238 le monete alternative, con altre aziende multinazionali che guardano il settore con interesse. “Anche Telegram si sta muovendo da oltre un anno per creare una valuta che possa essere utilizzata globalmente, consentendo trasferimenti di denaro p2p in tutto il mondo e ulteriori funzionalità”.
Il progetto della società di messaggistica istantanea, ha ricordato Portale, è denominato Telegram Open Network (Ton) e ha raccolto quasi 2 miliardi di dollari tramite una Initial Coin Offering (Ico) riservata a investitori istituzionali: “Il lancio ufficiale – ha detto Portale – dovrebbe avvenire a fine ottobre 2019, anticipando di qualche mese Libra, che invece dovrebbe diventare operativo nel corso del 2020”. Sulla scia di Telegram e Facebook si muovono anche realtà più piccole, “come ad esempio Kik, che ha già iniziato ad affacciarsi a queste nuove tecnologie. Non è escluso che nei prossimi anni si possa assistere al proliferare di numerose criptovalute aziendali”.
Askanews
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