Dopo Annabelle, è Chucky a terrorizzare l’estate degli spettatori. Al cinema a partire del 18 luglio
Diretto da Lars Klevberg, con Aubrey Plaza e Brian Tyree Henry, “La bambola assassina” è in programma nelle sale svizzere dal 18 luglio nella Svizzera tedesca e dal 19 luglio nei cantoni francesi e in quello italiano. Si tratta del reboot dell’omonimo lungometraggio del 1988 di Tom Holland, ma mantiene le caratteristiche di narrare le gesta di un bambolotto sadico e pericoloso per chi gli sta accanto.
Si tratta di un film di genere horror ma che si caratterizza soprattutto di innumerevoli scene esplicitamente splatter che evidenziano l’indole crudele del bambolotto malefico. Buddi è la nuova bambola creata dalla potente industria Kaslan, in uno stabilimento nel Vietnam, dove la bambola viene modificata da un dipendente prima di suicidarsi. Con le nuove caratteristiche, il bambolotto malefico giunge negli Stati Uniti, dove Karen lo regala al figlio adolescente Andy, che non sta passando un buon periodo a causa del trasferimento in una nuova città. Buddi era tornato indietro nel grande negozio di giocattoli dove Karen lavora, restituito da una cliente perché difettoso. In effetti è un bambolotto un po’ particolare e presto le cose si complicano. Infatti, la bambola – alla quale viene dato il nome di Chucky – è proprio quella modificata e proprio per questo presto cominciano episodi inquietanti che riconducono proprio a lei.
Ben lontano dall’intento horror, Chuky finisce per intrattenere lo spettatore con scene di violenza surreale per via degli atti e gli omicidi feroci perpetrati dal bambolotto. Sono soprattutto le immagini splatter, il linguaggio osceno e ricco di parolacce, oltre che i soliti cliché ad avere la meglio nel film.
Tra le novità, il nuovo Chucky in questo nuovo reboot tecnologico ha la scritta Buddi sulla tutina perché il personaggio si ispira ad una vera serie di bambole chiamate My Buddy. Ma non si tratta di un semplice remake infatti la novità principale riguarda le motivazioni del pupazzo killer, che adesso non è più posseduto da un assassino, ma si tratta di una vera e propria intelligenza artificiale che sviluppa i propri comportamenti in seguito all’esperienza. “Ci piaceva poter introdurre questa idea nel film, volevamo che fosse più di un semplice giocattolo, volevamo che fosse un prodotto dell’Intelligenza Artificiale iper tecnologico, una di quelle cose che ci si aspetterebbe di vedere in un negozio della Apple, su Amazon o su Google – un vero e proprio compagno di giochi per bambini. Che succederebbe se una bambola con una tale capacità di elaborazione e di connettività diventasse malvagia?” spiega il produttore Seth Grahame-Smith.
Della durata 120 minuti, “La Bambola Assassina” è atteso il 18 e il 19 luglio in Svizzera!