Il primo round se lo è aggiudicato lei, Asia Argento, attrice e figlia d’arte. Suo padre è il regista Dario, famoso autore di film di brivido. A dire la verità, è un round senza giudizio, perché molto semplicemente è stata lei che si è rivolta al giudice per chiedere nientemeno che la decadenza della patria potestà del suo ex marito e padre di sua figlia Anna Lou, 9 anni.
Il giudice si è correttamente limitato a prendere atto della richiesta e siccome il padre della minore non poteva essere presente per convalescenza in seguito ad un intervento alle corde vocali, ha riconvocato le parti per il 29 aprile. In quella data ci sarà il secondo round, in presenza del padre della bambina, Marco Castoldi, in arte Morgan, cantante ed autore di canzoni, nell’ultimo periodo giudice di X Factor, la popolare trasmissione televisiva che lancia nuovi talenti musicali.
Il secondo round andrà a lui esattamente per gli stessi motivi per cui il primo è andato a lei, cioè alla richiesta avanzata da lei corrisponderà la richiesta avanzata da lui. Poi il giudice deciderà se dar ragione a lei o dar ragione a lui, non senza aver consultato la bambina e tenuto conto della sua opinione.
Un tempo Asia Argento e Marco Castoldi andavano d’amore e d’accordo. Nel 2001 è arrivata lei, Anna Lou, il frutto del loro amore. Poi le cose sono cambiate. Dapprima i litigi, poi i conflitti, infine la separazione, non senza strascichi di odio. Solo così si spiega la richiesta di lei, che tra l’altro in passato già ha ottenuto dal giudice l’affidamento esclusivo.
Ufficialmente, l’attrice ha motivato la sua richiesta con la dichiarazione di Morgan che in un’intervista aveva confessato che faceva uso di cocaina come antidepressivo.
Quella dichiarazione, successivamente precisata, aveva suscitato clamore: detta da lui, la frase aveva assunto un significato negativo. In pratica, era come un invito a chi attraversava un brutto periodo a farsi di cocaina. Si può immaginare l’effetto dirompente di questo messaggio, e infatti il primo ad accorgersene fu proprio lui stesso, che poi aggiustò il tiro.
Ma ormai la frittata era fatta e ne pagò le conseguenze: fu espulso dal Festival di Sanremo.
Quando, però, fu chiaro che l’Ariston gli sarebbe stato vietato, Morgan si affrettò a dire che la considerava una giusta punizione: aveva sbagliato e doveva pagare. Era diventato un cattivo maestro per i giovani, lui ne era consapevole, accettò il verdetto, ma ci rimase male, per quanto non lo dicesse apertamente, al punto che poi fu invitato da Santoro ad Annozero per essere riabilitato e diventare un’icona di chi sbaglia, ma in fondo non ha fatto nulla di male.
Facciamo una piccola parentesi. Dal punto di vista umano, adesso che l’ex moglie ha fatto un passo del genere, comprendiamo lo stato d’animo del cantante, ma questo non giustifica il ricorso alla cocaina, che anche come fatto personale probabilmente è un reato, immaginiamoci se pubblicizzato.
I giovani, infatti, tendono ad identificarsi con il loro idolo e Morgan, indubbiamente, rappresenta per molti giovani un idolo, dunque deve fare attenzione a come parla e a quello che dice.
Detto questo, però, nella vicenda privata tra lui e la sua ex moglie, quest’ultima, a nostro avviso, ha commesso una brutta azione nel chiedere la decadenza della patria potestà su sua figlia.
Morgan è il padre della bambina e non si può chiedere ad un padre di rinunciare ad esserlo, tanto più che a giudizio di chi lo conosce non si è disinteressato di sua figlia, non l’ha trascurata. Se una madre, che nel frattempo ha una storia d’amore con un altro uomo, arriva a voler scavare un fossato tra la figlia minorenne e il padre di lei, allora vuol dire che la dichiarazione di quest’ultimo sull’uso della cocaina come antidepressivo è un alibi, il vero motivo, l’abbiamo detto, è l’odio che prova nei confronti del suo ex marito.
Tanto più che la motivazione della richiesta al giudice contiene anche altre allusioni, e cioè che Morgan vivrebbe con un uomo con il quale porterebbe avanti “una convivenza lussuriosa”.
Quest’uomo è Fabio Cinti, musicista, il quale, alle parole di Asia Argento, ha così replicato: “Io non sono la lussuria di nessuno e il mio rapporto con Morgan è unicamente di lavoro”. Fabio Cinti ha anche dichiarato che intenderà “togliersi qualche sassolino dalla scarpa”, ma già si sa che uno di questi sassolini riguarda l’uso di droghe che la stessa Asia avrebbe fatto in passato, quando andava a pane ed ecstasy.
Insomma, una brutta storia dove a rimetterci sarà sicuramente la bambina. Vedremo quale sarà il giudizio finale del giudice, che dovrà anche dare una risposta alla richiesta di Morgan di un ridimensionamento dell’assegno mensile di duemila euro, più cinquecento al mese di spese extra, un po’ troppe per una bambina di 9 anni.