Il governo si muove traballante sul delicato filo sospeso dell’Ilva
Di Ilva ne sentiamo parlare insistentemente sin dalla campagna elettorale del 2018, quando il M5s ne fece uno dei cavalli di battaglia e raggiunse la maggior parte dei voti anche grazie alla promessa di chiudere l’acciaieria di Taranto e di riconvertire tutta l’area dello stabilimento. Da allora si è ritornati periodicamente a discutere di Ilva dibattendo sulla necessità, il bisogno e il dovere di chiudere o meno la grande acciaieria del sud Italia. La questione è spinosa: chiudere e lasciare a spasso 10 mila lavoratori le cui famiglie dipendono dall’acciaieria o non chiudere lasciando inascoltato l’allarmante e critica situazione ambientale e che riguarda la salute dei tarantini? Accedi o registrati per continuare a leggere l'articolo
... Ti piace questo articolo e vuoi continuare a leggerlo?