Tra il sensuale ed il faceto, tra l’erotico e il comico: è il burlesque. Si è insinuato tra le tendenze del 2010 e le case di moda sembrano averlo ormai sdoganato, creando la “moda burlesque”.
Le passerelle di intimo delle principali maison sono state invase quest’anno da bustiere, reggicalze, pizzo nero su raso o seta, lingerie in vista, corsetti e push up esibiti, sottovesti in seta, body e coulottes da mostrare, stole di piume, tacchi a spillo fetish e bocche rosso passione.
Ispirato alla pin up degli anni Cinquanta Betty Page, il cui stile è tornato in auge grazie a Dita Von Teese (apparsa anche sul palco dell’Ariston all’ultimo festival di Sanremo), moglie di Marilyn Manson, lo stile burlesque strizza l’occhio al vintage, al passato, al retrò.
Dita Von Teese ha firmato di recente perfino una collezione a tiratura limitata di maschere in seta e pizzo, le ‘Just Teese me’, in esclusiva per Moschino, il cui ricavato è stato devoluto ad amfAR per la ricerca sull’Aids.
Stravaganza, spettacolarità e seduzione sono gli ingredienti salienti di quest’arte nata nella seconda metà dell’800 in Inghilterra e importata successivamente negli Stati Uniti, dove gli spettacoli di burlesque si diffusero soprattutto nell’America degli anni ‘40 e ’50, comprendendo a volte anche degli strip show.
Il new burlesque aveva già invaso l’Europa negli anni ’90 ed era stato anticipato e proposto da alcune pop star nei loro spettacoli dal vivo, prima fra tutte Madonna, seguita da Gwen Stefani, la regina del kitch Lady Gaga, Miss Dirty Martini, Julie Atlas Muz, le Pontani Sisters, Cecilia Bravo, Catherine D’Lish e Christina Aguilera. E proprio la Aguilera ha debuttato nel musical di Steve Antin “Burlesque”, affiancata da Cher e Stanley Tucci, in uscita negli Usa nel novembre del 2011. Nell’attesa della pellicola, la filmografia consigliata per chi vuole riprodurre un fedele stile burlesque è sicuramente “Moulin Rouge” e “La scandalosa vita di Betty Page”.
Il punto di riferimento per la lingerie burlesque è senza dubbio Agent Provocateur, il marchio inglese fondato nel 1994 da Joseph Corré e Serena Rees.
Oltre a boa e piume a volontà, lingerie esibita, calze, guanti lunghi, vistose collane di perle, scarpe con tacchi vertiginosi e altissimi plateau, spiccano soprattutto body e coulottes da mostrare sotto allo chiffon, stole di piume e ciglia finte. Completa il look un’acconciatura ispirata agli anni ’50, ondulata e setosa con una colorazione possibilmente nera e un make up basato sui contrasti; una pelle bianchissima simile alla porcellana, un rossetto rosso fuoco e unghie laccate.
Anche la moda mare per questa estate non sembra aver ignorato le ultime tendenze burlesque con costumi interi, poco sgambati, che ricordano gli anni ’50, accompagnati però da generose scollature, oppure con due pezzi dal reggiseno semplice e i pantaloncini a vita alta.
E dal 20 al 25 aprile sarà di scena la London Burlesque Week 2010, il festival di burlesque più importante a livello internazionale, che vede la partecipazione di un centinaio di «top performer», provenienti da ogni parte del mondo, in particolare da Europa, Australia e Stati Uniti.
«Quella di quest’anno sarà la manifestazione di burlesque più glamour che sia mai andata in scena», ha promesso il patron dell’evento, Chaz Royal, autoproclamatisi ‘King of Burlesque’, il re del burlesque, che ha organizzato eventi in oltre duecento città.