Mentre in Italia è scattata la fase due, la fase di convivenza con il virus, e in Svizzera, giorno dopo giorno ci adeguiamo alle direttive con la graduale apertura di scuole ed esercizi commerciali, su tutti è uno il dubbio che sembra prevalere: che ne sarà delle nostre vacanze?
Molti stanno già pensando a cosa si potrà fare e fino a dove ci si potrà spingere. È cambiato totalmente il modo pensare alle ferie, impossibile progettarle molto tempo prima, e chi aveva prenotazioni e viaggi ha dovuto rivedere i piani. In questo periodo si è visto sfumare programmi, sogni e magari anche denaro investito. Adesso però si guarda all’estate ormai prossima: cosa ne sarà delle nostre ferie? Si potranno valicare i confini svizzeri? L’Italia sarà sempre accessibile? Ci toccherà la quarantena da viaggio o no? Troppi interrogativi per riuscire a programmare qualcosa che implichi spostamenti oltre la Svizzera.
In Italia il governo ha permesso l’apertura di lidi e le strutture di vacanza solo se attrezzati in maniera appropriata per rispettare norme di igiene e distanza di sicurezza, questo significherà un maggiore impegno da parte dei professionisti del settore ma anche una spesa maggiore per i clienti. Per questi motivi Conte ha annunciato più sostegno alle imprese turistiche e alle famiglie con un bonus vacanza da spendere nelle strutture ricettive del Paese. Si invoglia e si spinge, dunque, per un turismo a kilometro zero o – per dirla alla Bonaccorsi, sottosegretario del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo – per un “turismo di prossimità”, fatto di spostamenti brevi, magari in casa e senza assembramenti, in spiagge quasi isolate e con rigidissime norme di igienizzazione e di comportamento. Molti in Italia si chiedono se ne valga la pena a cominciare dai gestori per i quali adeguarsi alle nuove norme implica un investimento non indifferente, per non parlare del fatto che una semplice giornata al mare potrebbe trasformarsi in grande stress!
Gli svizzeri, però, sembrano ottimisti. Uno degli ultimi sondaggi del portale Ebookers afferma che circa il 52% pensa di trascorrere le vacanze estive all’estero. Magari non pensano di spingersi oltre oceano, prediligono le mete europee e addirittura ben un terzo degli interpellati si accontenterà di viaggiare entro i confini nazionali. La maggior parte, però, non ha ancora prenotato. È l’incertezza, infatti, che non permette di organizzare le nostre prossime vacanze e non dipende solo dal Paese in cui viviamo, ma anche dai Paesi che dovrebbero essere la meta per le nostre ferie. Che vacanze saranno per gli italiani all’estero? Potranno rientrare nei loro paesi di origine? Ancora nulla è certo, perché anche se la Svizzera dovesse permettere le vacanze all’estero, bisogna considerare le decisioni degli altri Paesi. L
’Italia ha proprio oggi avviato la famosa seconda fase dove si allentano le restrizioni e si comincia a convivere con il virus, le settimane a seguire saranno molto importanti per il destino delle nostre ferie. Ad oggi è impossibile fare programmi e la politica Svizzera, che guarda bene intanto di risollevare quanto più possibile le perdite del settore turistico elvetico, consiglia di rimanere entro i confini della Confederazione. Bisognerà intanto evitare gli effetti negativi di una eccessiva mobilità da un Paese all’altro, osserva la responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia, Karin Keller-Sutter. Si procederà ad aperture reciproche graduali, prima con i Paesi limitrofi, poi con gli altri Stati europei, infine con i Paesi extracomunitari, ma per i viaggi intercontinentali bisognerà attendere l’anno prossimo. Ma non c’è certezza del quando avverrà questa progressiva apertura della libera circolazione, non c’è ancora un calendario preciso. Se c’è una certezza sull’estate 2020, quella della crisi del Covid-19, è che c’è troppa incertezza. Ad oggi tutto sembra suggerire una sola soluzione, come è stato per i mesi precedenti, per delle ferie serene e senza brutte sorprese non fate programmi ambiziosi o non abbiate aspettative grandiose e…state a casa, se sia in Italia o in Svizzera lo vedremo prossimamente!