Negli ultimi sei anni la popolazione svizzera ha nuovamente aumentato la sua attività sportiva e fisica. I principali motori di questo sviluppo sono le donne e la terza età. Allo stesso tempo e per la prima volta è diminuito il numero di coloro che non praticano nessuno sport. Questi sono i principali risultati dello studio «Sport Sviz-zera 2020» condotto dall’Ufficio federale dello sport UFSPO e presentato questa settimana a Berna durante una conferenza stampa con la consigliera federale Viola Amherd
Negli ultimi anni si è confermato il boom dello sport svizzero come lo dimostra un nuovo studio rappresentativo dell’Ufficio federale dello sport UFSPO, al quale hanno partecipato più di 12’000 persone. Secondo lo studio, più della metà della popolazione residente di più di 15 anni si considera come molto attiva. La maggiore attività della popolazione risulta non solo dall’attività sportiva, ma anche dal comportamento riguardo al movimento: circa l’80 per cento della popolazione adulta soddisfa le raccomandazioni di esercizio dell’UFSPO e dell’Ufficio federale della sanità pubblica UFSP.
L’aumento dell’attività sportiva può essere ricondotto in particolare alle donne e alle persone nella seconda metà della vita. Le donne praticano sport allo stesso livello degli uomini e specialmente a partire dai 45 anni sono particolarmente appassionate allo sport. Lo sport della terza età nel suo complesso è cresciuto molto: la percentuale di persone molto attive è praticamente la stessa tra i 65-74enni come tra i 15-24enni.
In netto declino il numero delle persone inattive
Per la prima volta dagli anni ’70, la percentuale di persone che si definiscono non sportive è scesa nettamente dal 26 al 16 per cento. Nei tre studi precedenti di Sport Svizzera (dal 2000), circa un quarto degli intervistati si è definito non sportivo. Questa quota stabile è stata corretta negli ultimi sei anni. Allo stesso tempo, il numero di sportivi occasionali è aumentato. Nel confronto nazionale, la Svizzera romanda e il Ticino recuperano terreno: infatti, le differenze nell’attività sportiva si sono notevolmente ridotte.
Consolidato il «quintetto elvetico»
Il caratteristico «quintetto elvetico» con discipline sportive cosiddette «lifetime» quali camminate, ciclismo, nuoto, sci e jogging sono piuttosto in alto nella lista degli sport più amati. Soprattutto le camminate dal 2014 hanno segnato ancora una volta una crescita marcata, risultando uno degli sport più praticati per entrambi i sessi e in ogni fascia di età. Anche allenamento della forza, yoga e danza hanno notevolmente aumentato la propria popolarità negli ultimi sei anni. La crescente attività polisportiva segue una tendenza sociale: in media, una persona sportivamente attiva pratica 4,5 discipline sportive.
Le società sportive confermano la loro importanza
Le società sportive rimangono un elemento determinante dello sport elvetico. Il 22 per cento della popolazione sono membri attivi in una società sportiva. In campagna si è più spesso attivi in una società sportiva rispetto alle aree urbane, dove predominano piuttosto gli abbonamenti ai centri fitness. Risulta anche che nel periodo in esame il numero di clienti fissi dei centri fitness è aumentato notevolmente.
Nel complesso, la Svizzera è molto sportiva anche nel confronto internazionale e, insieme a Finlandia, Svezia e Danimarca, è uno dei paesi più sportivi. Con riferimento alle persone che fanno sport almeno una volta alla settimana, la Svizzera è addirittura in testa alla classifica europea con una quota del 59%.
Il boom sportivo degli ultimi 20 anni ha in gran parte cancellato le differenze di genere e di età nell’attività sportiva e ha notevolmente ridotto il divario fra le regioni linguistiche. Una differenza significativa persiste tuttavia fra la quota di attività sportiva della popolazione svizzera e quella della maggior parte degli stranieri che vivono in Svizzera. In generale, tuttavia, lo studio rileva che le donne con sfondo di migrazione hanno recuperato e sono diventate più sportive.