I cosiddetti Paesi Frugali hanno dovuto cedere: nessuno sconto, i soldi del Recovery Fund ci sono tutti e l’Italia ne godrà della fetta più grossa.
Dopo quattro giorni di trattative e infiniti tentativi fa parte dei Paesi Frugali di diminuire la somma, è stata raggiunta nella nottata l’intesa sul Recovery Fund che permetterà di mettere in atto un piano di rilancio ambizioso e consistente. Con 750 miliardi di Fondo Europeo, di cui 390 di sussidi a fondo perduto, non solo non è diminuita la somma, ma addirittura aumentata superando quindi le aspettative minate, negli ultimi giorni, dalle proposte più magre avanzate dai Paesi in disaccordo.
“Siamo soddisfatti. – ha esordito il premier Conte durante la conferenza stampa alle 6 del mattino, subito dopo la conclusione delle trattative – Abbiamo approvato un piano di bilancio ambizioso adeguato ai tempi che stiamo vivendo che ci permetterà di affrontare questa crisi con forza, con efficacia. È un momento storico per l’Europa e per l’Italia”. Dunque, dei 750 miliardi di Fondo Europeo andranno all’Italia ben 209 miliardi invece che i 173 previsti, 82 saranno a fondo perduto e 127 sotto forma di prestito. Si tratta del 28% dell’intero fondo, ovvero, siamo il Paese che riceverà più soldi. L’Europa, inoltre, stanzia una cifra mai vista prima per questo l’Italia, che ne beneficia più di altri, ha la responsabilità di “ripartire con forza” e “cambiare volto”, intraprendendo quel percorso strutturale “che stiamo perseguendo da anni senza effettivamente raggiungerlo con efficacia”, afferma Conte. Adesso bisognerà vedere come saranno investiti e impegnati questi soldi fondamentali per rinsanire il nostro tessuto economico fortemente provato. È una buona occasione per ripartire grazie al sostegno dell’Europa che ha capito le esigenze dell’Italia. E mentre per alcuni “prima gli italiani” è un semplice slogan con cui sborniare le masse, per altri è un dato di fatto raggiunto senza tanti clamori ma molte gratificazioni!