Oggi sarà inaugurato il nuovo Ponte di Genova San Giorgio e questo ci rende chiaro che per quanto gravi siano gli eventi, c’è sempre una rinascita. Certo, non la penseranno così i parenti delle 43 vittime che da quelle ceneri sono state seppellite, ma oggi guardiamo al futuro sperando di non dover più assistere e subire tali tragedie. Dopo l’esito positivo del collaudo dell’Anas, è finalmente giunto il giorno dell’inaugurazione del ponte considerato “simbolo di una nuova Italia che si rialza” come lo ha descritto il Presidente del Consiglio Conte. A percorrerlo per primo sarà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, insieme ai lavoratori che hanno demolito i resti del ponte Morandi e hanno costruito il nuovo ponte San Giorgio, con il sindaco di Genova Marco Bucci e l’architetto Renzo Piano. Il nuovo ponte San Giorgio riprenderà vita dopo la tragedia del 14 agosto 2018 che uccise 43 persone che lo percorrevano quando, sotto una pioggia battente, il ponte – progettato da Riccardo Morandi e costruito tra il 1963 e il 1967- si sgretolò inghiottendo tra le macerie chi in quel momento lo stava percorrendo. Una tragedia per la quale i parenti delle vittime hanno richiesto una cerimonia sobria alla quale, però, sembra che non parteciperanno, ma incontreranno privatamente il Capo dello Stato prima dell’evento.
“Andiamo all’inaugurazione a testa alta ma senza applaudire senza festeggiare, perché le 43 vittime sono una ferita che non si ricucirà mai”, aggiunge Toninelli, ministro delle infrastrutture e dei trasporti al momento della tragedia. La città di Genova oggi riceverà in nuovo Ponte sul quale svetterà la bandiera di Genova e quella italiana alle ore 18.30. La cerimonia inizierà con l’inno nazionale proseguendo con la lettura dei nomi delle vittime del disastro, cui seguiranno tre minuti di silenzio. A completamento della cerimonia verrà eseguita per la prima volta una versione inedita di ‘Crêuza de mä’ dell’artista genovese Fabrizio De André, realizzata su iniziativa di Dori Ghezzi e con la collaborazione di 18 grandi artisti italiani. Inoltre interverranno alla cerimonia sindaco Marco Bucci, il governatore Giovanni Toti, Renzo Piano e al termine il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Infine, dopo il momento del taglio del nastro, si terrà la benedizione del viadotto da parte del nuovo vescovo di Genova, monsignor Tasca. A cerimonia conclusa sarà la volta delle frecce tricolori che porteranno nel cielo di Genova il vessillo di San Giorgio, la croce rossa in campo bianco simbolo della città e in mare, invece, sarà la nave scuola Amerigo Vespucci, della Marina Militare, che al tramonto davanti a Genova si illuminerà con il tricolore. Tutta l’Italia e anche oltre i confini si unisce a questa nuova ripresa, sperando che tragedie simili non debbano più ripetersi e che non si debbano più piangere vittime. Diamo il benvenuto a questo simbolo di rinascita italiana, per dirla con le parole del Presidente Giuseppe Conte, che sia oggi una “giornata importante, che racconta il presente e il futuro di un Paese che cambia”.