“Abbiamo avuto molta fortuna”. Michael Bloomberg, sindaco di New York, è certo che “è stato evitato un evento molto cruento”.
La Grande Mela sprofonda nuovamente nell’incubo terrorismo: sabato sera 1° Maggio la polizia ha disinnescato a Times Square, cuore della città, un’autobomba che sarebbe potuta esplodere provocando una vera e propria strage. A lanciare l’allarme un venditore di t-shirt: erano le 18.30 (mezzanotte e mezza in Italia) quando l’ambulante ha avvertito la polizia.
Del fumo usciva dal retro di un’auto parcheggiata poco lontano dal teatro dove andava in scena Lion King.
Subito è stata evacuata la piazza e anche alcuni teatri. Secondo le prime ricostruzioni l’autobomba, collocata sul sedile posteriore di un Suv Pathfinder della Nissan con targa del Connecticut, era “rudimentale”: era composta da due orologi a batteria, fili elettrici, tre taniche di propano, lattine di gasolio e fuochi d’artificio.
“L’obiettivo era creare una palla di fuoco”, ha dichiarato il capo della polizia Raymond Kelly mentre il Presidente americano Barack Obama si è complimentato con gli agenti per il “rapido intervento”. “La polizia di New York con il suo eccellente lavoro ha permesso di sventare l’attentato” si legge, infatti, in un comunicato della Casa Bianca. Obama ha inoltre chiesto a John Brennan, suo consigliere per l’antiterrorismo, di seguire le indagini e di sostenere nel migliore dei modi la polizia newyorchese.
Gli investigatori si sono subito messi al lavoro per esaminare i filmati delle telecamere presenti in zona. Intanto alla Nbc il segretario alla Homeland Security Janet Napolitano ha dichiarato che la polizia di New York ha rilevato impronte digitali che potrebbero dire qualcosa in più sul tentativo di attentato.
Tuttavia ancora non c’è una pista ben precisa: “Non abbiamo nessuna idea di chi lo abbia fatto e perché”, ha precisato il sindaco Bloomberg.
Non mancano però le prime ipotesi. Tra queste c’è chi sostiene che l’autobomba fosse indirizzata alla Viacom, la società che produce il cartone animato “South Park”: la dissacrante serie televisiva, che attraverso la satira tratta temi di politica e attualità, recentemente è stata al centro di una polemica con il mondo islamico. In un episodio della serie, Maometto era stato rappresentato sotto forma di orso, cosa che non era piaciuta al gruppo di integralisti islamici “Revolution Muslim” che aveva minacciato via Internet gli autori. Gli uffici della Viacom si trovano a pochi metri dall’incrocio tra la 45ma e Broadway, luogo in cui era parcheggiato il Suv.
E mentre la normalità sta tornando tra le strade della città, la paura rimane: dopo l’attentato alle Torri Gemelle a New York sono stati sventati una decina di possibili attacchi. L’ultimo allarme terrorismo era scattato a Capodanno quando la polizia aveva chiuso la piazza per due ore per un furgone sospetto.